Autore Redazione
martedì
28 Marzo 2017
05:00
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Politica

Il Comune di Lu chiede il ritorno dei voucher

L’abolizione dei voucher preoccupa gli amministratori e le aziende di Lu Monferrato che durante la prossima stagione agricola rischiano di non avere strumenti di impiego adatti a rispondere all’effettivo fabbisogno di lavoro
Il Comune di Lu chiede il ritorno dei voucher

LU MONFERRATO – Il Consiglio Comunale di Lu ha deciso di chiedere a Parlamento e Governo la reintroduzione dei voucher o una soluzione alternativa che permetta di pagare prestazioni di lavoro accessorio.

La notizia dell’abolizione dei voucher, arrivata con il decreto legge dei giorni scorsi, è stata presa da imprese e famiglie con preoccupazione” ha sottolineato il sindaco Fontefrancesco a Radio Gold “i voucher sono stati un elemento fondamentale per dare una semplice risposta alle piccole e medie imprese dal carattere agricolo, per quanto riguarda il nostro Comune in particolare le raccolte e la vendemmia. Il problema è anche nel campo della ricezione dei camerieri avventizi che potevano essere chiamati con i voucher”.

Con voce critica il sindaco ha sottolineato la situazione in cui molti lavoratori si sono trovati, dall’oggi al domani: “la mancanza di un sistema agevole che permetta di dare un giusto compenso ai lavoratori e assicurare garanzie (come l’Inail), obbliga all’utilizzo di strumenti contrattuali più complessi come la semplice ritenuta d’acconto che spinge le aziende ad adempiere a tutta una serie di ulteriori aggravi procedurali.”

Secondo il primo cittadino del piccolo paese monferrino l’abolizione ha creato un problema in particolar modo se si guarda alla stagione estiva e autunnale, periodo in cui il Comune ha il picco in campo agricolo e nelle attività di ricezione e ristorazione.

Fontefrancesco ha criticato aspramente la scelta del Governo – “risolvere il problema togliendo con un colpo di penna un metodo che aveva funzionato, non è una soluzione”.

Secondo il sindaco per poter operare in modo corretto “è necessario un metodo per evitare il lavoro nero, se si dà allo Stato e alle imprese un metodo per far emergere il lavoro, probabilmente scopriremmo che c’è un mondo sommerso molto ampio che deve essere affrontato con strumenti, non condannandolo. Se agli italiani si dà una soluzione al lavoro nero, di sicuro si seguirà la legge. Il lavoro saltuario va appoggiato e protetto”.

Nei prossimi giorni sarà inviata la delibera al Governo e agli enti nazionali. Si spera in un iter legislativo per dare una soluzione alternativa.

“Come ente comunale penso che un ordine del giorno votato da un consiglio comunale sia la più alta rappresentazione della comunità ha concluso il primo cittadino “Lascio alle categorie e alle associazioni la raccolta di firme, in quel caso voterò senza alcun indugio.

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