31 Maggio 2017
08:58
Tortona è senza Polfer e Bardone pretende la sicurezza necessaria
TORTONA – Il sindaco di Tortona è profondamente amareggiato per la chiusura del presidio di Polizia ferroviaria nella città. Secondo il primo cittadino si tratta di una “scelta profondamente sbagliata perché priva una zona nevralgica di tortona di un presidio che ha sempre garantito la sicurezza nonostante l’esiguità del personale, passato dai 10 agenti a inizio 2000 ai solo due poliziotti dell’ultimo periodo. A questo si aggiunge il fatto che da RFI, soggetto competente alla gestione dei locali della Stazione Ferroviaria, non sono arrivate proposte alternative come un impianto di videosorveglianza, utile a controllare gli spazi e tutelare i cittadini.”
Bardone ha aggiunto anche che a fronte di questo scenario “non si è provveduto neanche a potenziare la Stazione Carabinieri di Tortona, che dovrà necessariamente farsi carico della Pubblica Sicurezza“. “Questa scelta – ha contestato il primo cittadino – ha dei padri ben identificati nel Ministero dell’Interno e nella Prefettura, suo organo periferico, che ha sostenuto la scelta. Nessun aiuto neanche dai Parlamentari del territorio che, più volte sollecitati, non si sono mai fatti concretamente carico del problema“.
Sono stati inutili, ha concluso Bardone, gli interventi per difendere il presidio anche attraverso la documentazione della mole di lavoro compiuta dagli agenti del presidio Polfer. “A nulla sono valse le oltre dieci lettere trasmesse agli Uffici Ministeriali, alla Prefettura, alla Questura di Alessandria, agli Uffici Regionali Polfer, alla Direzione delle Ferrovie dello Stato. Con un’ultima lettera del 23 maggio scorso, firmata congiuntamente con il Sindaco di Arquata Scrivia” era stata rafforzata “la preoccupazione per la soppressione della Polfer in due Comuni, accomunati dalle opere del Terzo Valico e dall’assenza di un Commissariato di Pubblica Sicurezza. Venerdì scorso, ho ricevuto una convocazione dal Prefetto che ha confermato la chiusura decretata dal Capo della Polizia con proprio atto datato 31 marzo 2017, a decorrere dal 29 maggio 2017. Chi ha deciso e chi ha sostenuto le scelte ha ora la responsabilità di adottare misure alternative atte a garantire la sicurezza ai frequentatori della stazione ferroviaria“.
A quanto affermato dal sindaco di tortona si è aggiunto l’intervento del Capogruppo consiliare del Pd, Marco Picchi: “Per l’ennesima volta ci sentiamo figli di un dio minore, subendo decisioni calate dall’alto che penalizzano i Tortonesi. Il tutto nella più totale indifferenza dei nostri rappresentanti parlamentari a Roma“.