Autore Redazione
venerdì
15 Marzo 2019
04:51
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Cronaca - Ovada

Benedicta: nel lascito di Don Armano preziosi reperti sulla Resistenza

Scomparso lo scorso agosto a 77 anni, il sacerdote ha donato all'associazione Memoria della Benedicta degli importanti documenti
Benedicta: nel lascito di Don Armano preziosi reperti sulla Resistenza

BOSIO – Dodici faldoni di documenti, circa 300 volumi e poi pellicole e materiale audiovisivo sulla Resistenza. Questo il prezioso lascito di Don Gian Piero Armano all’Associazione Memoria della Benedicta, l’ente che lui stesso ha presieduto fino allo scorso agosto. Sette mesi dopo la scomparsa del sacerdote alessandrino, da sempre impegnato a mantenere viva la memoria della strage nazifascista, il suo successore al vertice dell’associazione, Daniele Borioli ha annunciato queste e altre importanti novità legate alle iniziative per la commemorazione del rastrellamento. “Raccolgo da Don Armano una eredità morale preziosa” ha detto lo stesso Borioli.

Spetterà all’Istituto Storico della Resistenza il compito di catalogare tutto il materiale: tra i tanti reperti spiccano alcune toccanti lettere scritte da un partigiano, Callisto Arecco, alla madre, un cucchiaio, il pendolo di Don Luigi Mazzarello, il sacerdote di Mornese che salvò alcuni ebrei e che per questo è ricordato come “Giusto tra le Nazioni”.

Una volta archiviato, tutto il materiale resterà a disposizione di studiosi e della popolazione all’Istituto Storico e, a livello digitale, magari sarà portato nel futuro Centro di Documentazione proprio alla Benedicta. Un’altra novità annunciata, infatti, è un cronoprogramma finalmente più preciso sulla fine dei lavori della struttura che lo stesso Don Gian Piero aveva più volte invocato.

I soldi ci sono” ha sottolineato il presidente Daniele Borioli “la Regione ha stanziato 500 mila euro, la Provincia invece 250 mila. Entro poche settimane avvieremo l’appalto. L’obiettivo è concludere i lavori tra un anno, entro la primavera 2020, prima della commemorazione di aprile”.

Quella di quest’anno, prevista il 7 aprile, sarà di certo particolare. Sarà la numero 75 e la prima senza Don Gian Piero. La funzione religiosa sarà presieduta dall’Arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco, mentre l’orazione ufficiale toccherà alla presidente nazionale dell’Anpi Carla Nespolo. Gli organizzatori hanno invitato anche il sindaco di Genova Marco Bucci e il presidente della Regione Giovanni Toti. La parte musicale sarà coordinata dalla Banda Rebora di Ovada.

A precedere l’appuntamento del 7 aprile alle Capanne di Marcarolo ci sarà la Serata Benedicta, il 21 marzo all’Associazione Cultura e Sviluppo di Alessandria. Si inizia alle 19. Si parlerà proprio della ripresa dei lavori per il Centro di Documentazione, della catalogazione dei reperti donati da Don Giampiero e l’inquadramento della Benedicta come luogo della Memoria. Nella seconda parte della serata, dopo il buffet, spazio allo spettacolo dell’artista Giampiero Alloisio intitolato “Resistenza Pop“, la presentazione del cd che raccoglie canzoni d’autore e canti partigiani da lui rielaborati.

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