Autore Redazione
martedì
28 Aprile 2020
11:23
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Cronaca - Alessandria

Fotografo sfida la crisi coronavirus e regala un servizio fotografico a chi consegna a domicilio

ALESSANDRIA – Non è un buon momento per i fotografi, anzi, è un pessimo momento. L’emergenza coronavirus sta bloccando gran parte della loro attività e il futuro ancora non è chiaro eppur c’è chi come Paolo Bernardotti non vuole stare con le mani in mano, né “aspettare che qualcuno ci aiuti o rimanere sul divano in panciolle” perciò ha pensato di “dare un contributo e di fare qualcosa“. “Anche oggi, con l’avvicinarsi della tanto attesa ‘fase 2’ – spiega Bernardotti, titolare dell’omonimo studio fotografico di Alessandria – questo settore del commercio ha davanti a sé le prospettive peggiori, ovvero di dover attendere ulteriormente per una riapertura e così mi sono chiesto cosa potessi fare io per aiutare con la mia attività il commercio locale”.
Il pullulare di offerte di consegna a domicilio ha quindi stuzzicato la fantasia del fotografo che ha pensato di “mettere a disposizione un servizio fotografico per pubblicizzare i prodotti da consegnare” e rendere più accattivante l’offerta. A partire da oggi quindi, martedì 28 aprile, Paolo Bernardotti raccoglierà le candidature delle realtà commerciali che vorranno la loro proposta di food delivery attraverso un questionario presente sul suo sito web. Verranno selezionate 5 attività a cui verrà offerto gratuitamente un servizio fotografico dei prodotti in catalogo per la consegna a domicilio. Potrà aderire ogni attività che, durante il periodo di lockdown, ha deciso di effettuare consegna a domicilio dei propri prodotti da bere o mangiare e quindi bar, ristoranti, gelaterie, pizzerie, birrerie, aziende agricole, trattorie, e simili. La selezione inizierà martedì 28 aprile e terminerà domenica 3 maggio 2020. Il servizio fotografico verrà realizzato nello studio fotografico che contribuirà ad affrontare “un momento unico nella storia del nostro Paese, con la speranza che possa fare la mia parte per tenere vivo il commercio al dettaglio della nostra città“.
L’intervista a Paolo Bernardotti:

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