Autore Redazione
giovedì
30 Aprile 2020
11:50
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Cronaca - Alessandria

Cuttica scrive a Conte chiedendo misure per il rilancio del territorio e interventi strutturali

Cuttica scrive a Conte chiedendo misure per il rilancio del territorio e interventi strutturali

ALESSANDRIA – Gianfranco Cuttica di Revigliasco ha deciso di inviare una lettera al premier Giuseppe Conte. Nella nota il primo cittadino di Alessandria ha sollecitato il Presidente del Consiglio dei Ministri affinché Alessandria abbia dal Governo un’attenzione speciale. Questo perché la città ha dovuto affrontare nel corso dell’ultimo decennio “due eventi alluvionali con permanente rischio idrogeologico a causa di mancati finanziamenti per opere strutturali, un dissesto finanziario solo formalmente chiuso, con ripercussioni gravi ancora presenti che hanno costretto l’attuale Amministrazione a richiedere un’ulteriore procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, una crisi economica del settore terziario tradizionale e l’abbandono totale dei programmi di logistica integrata dello scalo ferroviario cittadino“.

In aggiunta a questi fattori, il Sindaco sottolinea come “i problemi produttivi dei settori cittadini hanno, inoltre, generato ricadute negative sui mercati interessati da Soggetti controllati o collegati del Comune (acqua e gas, trasporto pubblico urbano, filiera dei rifiuti)” e tutto ciò “ha generato una significativa pressione della domanda di servizi socio-assistenziali non sostenibile dalle condizioni di disequilibrio del bilancio finanziario”. A questa si è aggiunta la crisi pandemica Covid-19 “che si è abbattuta sulla nostra comunità locale ha particolarmente enfatizzato le problematiche già in corso“. Nonostante il Comune abbia già in cantiere misure specifiche per la ripresa economica e sociale del territorio, bisogna dire che la nostra città “necessita di un’attenzione speciale da parte del Governo” che consenta di portare a compimento i gli obiettivi di ripresa economico-sociale dopo la pandemia grazie all’approvazione di “misure specifiche” per gli Enti.

Più specificatamente il Comune di Alessandria, “al pari di quanto sottolineato dalle principali Associazioni nazionali di rappresentanza degli Enti Locali per situazioni analoghe ad Alessandria, ha assoluta necessità di “guardare oltre” l’emergenza Covid-19 e di essere opportunamente sostenuto anche dal Governo per concretizzare significativi interventi strutturali di breve e medio termine“. Il Sindaco ha poi identificato quattro punti fondamentali da sottoporre al Governo:

  • sostegno finanziario diretto alle imprese locali e ai privati, che subiscono rispettivamente l’azzeramento del fatturato e la disoccupazione, per il pagamento (e non per la dilazione delle scadenze) di affitti, canoni di locazione, utenze e rate mutui col fine di evitare il collasso della rete socio-assistenziale locale;
  • difesa e la tutela dei mercati dei servizi pubblici locali a domanda individuale ove operano Soggetti partecipati dagli Enti Locali per evitare crisi aziendali con ripercussioni negative a carico dei bilanci pubblici;
  • approvazione di norme di programmazione economica territoriale che consentano nuovi insediamenti produttivi sul territorio predisponendo tutte le condizioni affinché la ripresa del Paese non finisca nuovamente per ignorare le aree e i territori a basso livello di prodotto interno lordo;
  • approvazione a burocrazia zero e il finanziamento di investimenti infrastrutturali per il riassetto idrogeologico del territorio, per il potenziamento significativo dei collegamenti passeggeri e merci con le Città metropolitane di riferimento nonché per l’eliminazione del divario digitale tuttora presenti in alcune zone.

Ecco la lettera scritta a Conte dal Sindaco. 

Illustrissimo Presidente,

Le scrivo nella mia veste di primo Cittadino di Alessandria, pur sapendo che in questi momenti Ella sta già profondendo ogni sforzo per la ripresa economica e sociale del Paese, perché ritengo che la Città che mi onoro di rappresentare meriti un’attenzione speciale.

Un’attenzione speciale che deriva dai problemi che Alessandria ha dovuto affrontare (e tutt’ora affronta) nel corso dell’ultimo decennio: due eventi alluvionali con permanente rischio idrogeologico a causa di mancati finanziamenti per opere strutturali, un dissesto finanziario solo formalmente chiuso di oltre 100 milioni di euro a fronte di un bilancio annuale di parte corrente non superiore a 80, ma con ripercussioni gravi ancora presenti che hanno costretto l’attuale Amministrazione a richiedere un’ulteriore procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, una crisi economica del settore terziario tradizionale e l’abbandono totale dei programmi di logistica integrata dello scalo ferroviario cittadino (programmi che solo di recente hanno ritrovato timide iniziative di possibili future riprese a seguito degli eventi liguri connessi alla ricostruzione del Ponte Morandi).

I problemi produttivi dei settori cittadini hanno, inoltre, generato ricadute negative sui mercati interessati da Soggetti controllati o collegati del Comune (acqua e gas, trasporto pubblico urbano, filiera dei rifiuti) i quali, anziché essere d’aiuto al bilancio comunale con distribuzione di dividendi, hanno finito col soffrire di una sottocapitalizzazione a rischio di emarginazione da parte della concorrenza privata. Tutto ciò ha generato una significativa pressione della domanda di servizi socio assistenziali non sostenibile dalle condizioni di disequilibrio del bilancio finanziario.

Da ultimo, è di questi giorni una sentenza della Corte d’Appello di Torino (di manzoniana memoria) che ha visto soccombere l’Amministrazione statale per una somma di circa 3 milioni di euro a favore di questo Ente per mancati introiti tributari su immobili di categoria D, ma che non ha ritenuto disporre la condanna al pagamento per “… la complessità dei meccanismi contabili di finanza pubblica …”! Sarà facile per Lei comprendere come ciò sia vissuto dai Concittadini di Alessandria come una beffa dello Stato che si aggiunge ai danni subiti a causa dei problemi summenzionati.

Problemi, peraltro, tutti preesistenti alla crisi pandemica di questi mesi e che motivano le ragioni di questa mia lettera; ragioni che trovano dignità e legittimità per Alessandria, come per tutti i Comuni che affrontano la crisi di oggi con bilanci finanziari già in difficoltà per cause risalenti. Per questi motivi, in uno con le richieste delle principali Associazioni nazionali di rappresentanza degli Enti Locali del Paese, mi permetto di richiedere l’approvazione di misure specifiche per gli Enti, come Alessandria, che – sebbene abbiano già in cantiere specifiche misure per la ripresa economica e sociale del loro territorio nonché dispongano delle risorse umane pronte ad accettare la sfida – non possono reperire sufficienti risorse finanziarie per portarle a compimento.

Non sono, infatti, sufficienti solamente misure di anticipazioni di cassa, di sospensione delle scadenze per i Contribuenti o di contributi correnti per l’acquisto di beni e servizi per l’emergenza pandemica ovvero di incrementi del Fondo di solidarietà specificatamente finalizzate per spese settoriali. Gli Enti come il Comune di Alessandria hanno necessità di interventi strutturali di breve e medio termine che permettano:

– il sostegno finanziario diretto alle Imprese locali e ai Privati, che subiscono rispettivamente l’azzeramento del fatturato e la disoccupazione, per il pagamento (e non per la dilazione delle scadenze) di affitti, canoni di locazione, utenze e rate mutui col fine di evitare il collasso della rete socio-assistenziale locale;

– la difesa e la tutela dei mercati dei servizi pubblici locali a domanda individuale ove operano Soggetti partecipati dagli Enti Locali per evitare crisi aziendali con ripercussioni negative a carico dei bilanci pubblici;

– l’approvazione di norme di programmazione economica territoriale che consentano nuovi insediamenti produttivi sul territorio predisponendo tutte le condizioni affinché la ripresa del Paese non finisca nuovamente per ignorare le aree e i territori a basso livello di prodotto interno lordo;

– l’approvazione a burocrazia zero e il finanziamento di investimenti infrastrutturali per il riassetto idrogeologico del territorio, per il potenziamento significativo dei collegamenti passeggeri e merci con le Città metropolitane di riferimento, nonché per l’eliminazione del divario digitale tuttora presenti in alcune zone.

Le scrivo ora, Sig. Presidente, perché spero possa prendere in considerazione queste mie proposte in occasione dei prossimi provvedimenti legislativi a favore degli Enti locali per quegli Enti, come il Comune di Alessandria, che rischiano di mancare l’appuntamento critico della ripresa economica e sociale del Paese. Ringrazio anticipatamente per l’attenzione che vorrà riservarmi; attenzione e – aggiungo – sensibilità che Ella ha avuto modo di manifestare anche di recente in occasione della tragedia della morte di tre giovani Vigili del Fuoco, eroi del nostro tempo. Colgo l’occasione per porgere i migliori auguri di buon lavoro da parte della Città di Alessandria e miei in particolare.

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