Autore Redazione
venerdì
24 Luglio 2020
11:40
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Cronaca - Novi Ligure

Truffa ai danni dello Stato per migliaia di euro partita dalla Multiservizi di Novi

Truffa ai danni dello Stato per migliaia di euro partita dalla Multiservizi di Novi

NOVI LIGURE – Associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, fatturazioni per operazioni inesistenti e formazione fittizia di capitale sociale. Questo il reato contestato a tre individui per cui sono scattati i provvedimenti: due arresti domiciliari (Pierluigi Cavallone ed Elena Guazzoni) e un obbligo di dimora (Loredana Virga). A eseguire gli arresti è stata la Compagnia della Guardia di Finanza di Novi Ligure guidata dal capitano Giovanni Colangelo al termine di una complessa indagine di Polizia Giudiziaria coordinata dal Procuratore Aggiunto Tiziano Masini.

Tutto è partito da un normale controllo fiscale alla Multiservizi srl, società con sede a Novi Ligure, per cui ora la Procura ha chiesto il fallimento. Nel corso dei controlli e della conseguente indagine le fiamme gialle novesi hanno scoperto un articolato e capillare sistema di frode che si svolgeva nelle province di Alessandria, Milano, Genova e Parma. I soggetti accusati dalle Fiamme Gialle, tramite l’acquisizione e costituzione di società ‘cartiere’ e l’utilizzo di conti falsificati, erano riusciti a ottenere finanziamenti, anticipazioni su fatture e leasing di automobili anche di lusso. Il tutto facendo anche ricorso al Fondo di Garanzia previsto per le PMI che garantisce le operazioni finanziarie direttamente finalizzate all’attività d’impresa concesse a un soggetto finanziario. La garanzia copre fino a un massimo dell’80% dell’importo dell’operazione finanziaria e fino a un importo massimo garantito per beneficiario di 2,5 milioni di euro.

La vasta rete era composta da 17 società, segnalate all’Autorità Giudiziaria, e 34 soggetti di cui 31 denunciati per associazione a delinquere, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, formazione fittizia di capitale e mendacio bancario. Nel suo complesso il sodalizio ha richiesto finanziamenti pari a 6.740.000 euro per un totale ottenuto di 3.640.000, questi ultimi garantiti per 2.504.400 dal fondo ministeriale. Le indagini hanno evidenziato che le garanzie rimborsate a oggi sono pari a 653.412 euro. Sono state attivate inoltre garanzie pari a 771.084 euro che si trovano tutt’ora in stato di liquidazione ma sospese per l’intervento degli investigatori.

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