Autore Redazione
mercoledì
9 Dicembre 2020
18:05
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Cronaca - Alessandria

In quattro anni chiusi oltre 70 sportelli bancari in provincia di Alessandria

In quattro anni chiusi oltre 70 sportelli bancari in provincia di Alessandria

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – In provincia di Alessandria, in circa 4 anni, sono stati chiusi oltre 70 sportelli bancari. Lo rivela un’analisi portata avanti dal Fabi, il Sindacato Autonomo dei Bancari. Basti pensare che nel 2015 84 comuni dell’Alessandrino erano serviti da banche, mentre nel 2019 il numero è sceso a 68. Questo ha inciso anche sui dipendenti passati da 1654 nel 2015 a circa 1300 del 2019.

Per il 2021 è inoltre previsto uno scenario che aggraverà ulteriormente la situazione, tra probabili fusioni tra Istituti Bancari, riorganizzazioni e cure dimagranti che faranno le Banche. Ci saranno sempre meno filiali e sportelli aperti al pubblico“, spiega Fabi. Che aggiunge: “A risentirne saranno soprattutto i piccoli centri e la clientela meno digitalizzata, a partire dagli anziani. L’innovazione tecnologica e l’attuale crisi sanitaria sono facili alibi per la chiusura degli sportelli, il che significa perdere un rapporto storico con il territorio. Un ruolo che acquisiranno sempre più gli uffici postali. La chiusura degli sportelli, a nostro avviso, significa anche meno concorrenza e meno assistenza finanziaria a famiglie e imprese“.

Questo perché “se è vero, infatti, che circa l’80% dei clienti utilizza ormai i canali digitali delle banche soprattutto per le operazioni e i pagamenti di tutti i giorni, la maggior parte di loro si reca ancora in filiale per le scelte finanziarie più complesse (consulenza, assistenza, richiesta di mutui, affidamenti su conto corrente). Senza contare che a pagare questo ridimensionamento saranno soprattutto gli anziani, che utilizzano poco le nuove tecnologie, e i piccoli centri, dove le filiali stanno praticamente scomparendo“.

A questo proposito il sindacato sta seguendo con preoccupazione le vicende del BANCO BPM, storica banca del nostro territorio “perché comprende la rete ex Cassa di Risparmio di Alessandria, che  ha dichiarato pubblicamente la chiusura di trecento sportelli. Temiamo che molti di questi siano nella nostra Provincia. Meno sportelli vorrà dire anche meno lavoratori bancari nell’alessandrino con conseguenti ripercussioni anche sull’indotto, come bar e ristoranti, già fortemente penalizzati dalla crisi epidemiologica in corso”.

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