Autore Redazione
venerdì
9 Dicembre 2022
11:52
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Cronaca - Alessandria

Nel 2021 raddoppiate le famiglie che hanno chiesto aiuto al Centro di Ascolto della Caritas di Alessandria

Nel 2021 raddoppiate le famiglie che hanno chiesto aiuto al Centro di Ascolto della Caritas di Alessandria

ALESSANDRIA – Con il graduale ritorno alla normalità dopo i lockdown e i lunghi mesi di restrizioni per il Covid, nel 2021 gli accessi al Centro di Ascolto della Caritas di Alessandria sono più che raddoppiati rispetto al 2020. Travolte da difficoltà sempre crescenti, in tutto 583 persone, in rappresentanza di nuclei familiari con un numero variabile di componenti, hanno richiesto servizi di base per prime necessità.

Il dato emerge dall’ultimo Report della Caritas di Alessandria, uno strumento importante per evidenziare “quanto fatto” ma, soprattutto, “quanto ancora rimane da fare” per le persone più in difficoltà, ha sottolineato padre Daniele Noè, Delegato vescovile per la pastorale della Carità.

Tra i cittadini che si sono rivolti al Centro di Ascolto, di cui il 38% italiani, quasi la metà (48%) delle persone che ha un’età compresa dai 25 ai 45 anni. Il 32% di loro, invece, ha dai 46 ai 60 anni, il 14% dai 61 ai 75 anni. C’è poi un 4% di persone con meno di 25 anni e un 2% di Over 75. Nella maggior parte dei casi (34%) chi si è rivolto al Centro di Ascolto viveva una situazione di disagio economico, il 27% era senza lavoro. Rispetto al 2020 il dato relativo all’occupazione risulta in lieve diminuzione (-3%). Al contrario, in leggera crescita il dato relativo al disagio economico (+3%).

Fondamentali per aiutare le persone più in difficoltà è stata la Mensa Tavola Amica che nel 2021 ha servito 20.363 pasti, con una media di 56 al giorno. Nel 2021, rispetto al primo anno di pandemia, si è registrato un sensibile calo nella media dei pasti giornalieri, che nel 2020 erano 85. Una volta terminata la sola distribuzione con modalità d’asporto e tornata la possibilità di accogliere le persone all’interno degli spazi della mensa di via delle Orfanelle, gli operatori di Caritas Alessandria hanno avviato un’azione di monitoraggio al fine di proporre agli ospiti le soluzioni più adeguate attraverso lo stesso servizio mensa “sul posto”, oppure con la distribuzione e consegna di alimenti e prodotti da poter consumare a casa anche nell’ottica della lotta allo spreco alimentare, nell’ambito della quale è proseguito anche il servizio di recupero e distribuzione del fresco donato da diversi punti vendita della città.

Anche nel 2021 la Caritas ha poi aperto le porte degli ostelli per offrire un riparo durante la notte alle persone che vivono in strada. Nel 2021 sono stati 6.625 i pernottamenti offerti a uomini e ragazzi dall’Ostello maschile in via Mazzini. Il dato fa registrare una flessione del 13% rispetto al 2020. Sono diminuiti anche gli ospiti, dai 62 del 2020 ai 53 in totale. Un dato frutto dei progetti di housing sociale e delle assegnazioni di case di edilizia popolare che hanno una sistemazione abitativa ad alcune delle persone senza fissa dimora.

Nei 12 mesi del 2021 è leggermente diminuito il numero dei pernottamenti offerti dall‘ostello di Spalto Marengo a donne e ragazze: dai 5414 del 2020 si è infatti passati ai 5253 del 2021. In tutto 53 le ospiti, comprese mamme con bambini, più della metà provenienti da Paesi Stranieri (67%). In questo caso, sul calo di pernottamenti ha inciso il lavoro di rete che Caritas Alessandria ha svolto in sinergia con gli altri enti del Terzo settore che operano sul territorio nell’ambito dei servizi di pronta accoglienza ed emergenza abitativa e anche il progressivo calo di badanti straniere che con la riapertura dei confini hanno potuto fare ritorno nei propri Paesi d’origine. Tuttavia, è emerso in maniera ancora più significativa il fenomeno della cronicità: alcune ospiti, infatti, con il passare del tempo percepiscono la struttura non più come una soluzione temporanea ma come una sorta di “porto sicuro” di lungodegenza. Di conseguenza, diventa poi difficile affrontare un percorso volto a un più stabile reinserimento abitativo.

Fondamentale, nel 2021, è stato anche il servizio offerto dall’Ambulatorio “Nessuno Escluso”, in via delle Orfanelle. Grazie a medici, dentisti e infermieri volontari, l’ambulatorio ha continuato, in sicurezza e senza interruzioni, a fornire prestazioni sanitarie ai bisognosi. Nel 2021 gli accessi di pazienti italiani sono stati 574 per quanto riguarda le visite di medicina generale e specialistica, 52 per le visite ginecologiche e 265 per gli interventi odontoiatrici. Nei primi tre mesi del 2022, invece, si sono già registrati 210 accessi per visite di medicina generale e specialistica, oltre a 90 interventi odontoiatrici. Nel 2021, come già nel primo anno di pandemia, sono proseguite le attività di prevenzione e anti influenzali. Accanto a pazienti extracomunitari in attesa di permesso di soggiorno o stranieri comunitari che hanno perso il lavoro (e quindi anche l’assistenza sanitaria), frequenti sono state le richieste di assistenza da parte di quei pazienti italiani che non riescono più a sostenere le spese sanitarie non completamente coperte dal Servizio Sanitario Nazionale. L’ambulatorio, infatti, oltre alle diagnosi sullo stato di salute offre loro le medicine necessarie per eventuali cure e, in un’ottica di educazione sanitaria, tutte le informazioni sul corretto uso dei farmaci. Un grande supporto per l’attività dell’ambulatorio è garantito dal contributo erogato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, che ha fatto proprio il progetto “Armadio farmaceutico educazionale a favore di soggetti disagiati o senza fissa dimora”, presentato lo scorso anno dall’Associazione “Nessuno Escluso Ambulatorio medico odv”.

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