Autore Redazione
venerdì
5 Maggio 2017
09:28
Condividi
Cronaca - Alessandria

I chiarimenti di Arpa sul ritrovamento di idrocarburi

E intanto l'osservatorio ambientale è stato spostato ad Alessandria già dal 27 aprile.
I chiarimenti di Arpa sul ritrovamento di idrocarburi

ALESSANDRIA – Le polemiche degli ultimi giorni sul ritrovamento di nuove sostanze inquinanti, idrocarburi, nella cava Clara e Buona hanno scatenato altre polemiche e reazioni politiche. In particolare il Comune di Alessandria ha diramato un comunicato in cui ha spiegato la situazione, incalzato dal Movimento 5 stelle, indispettito dalla ritenuta frammentarietà delle informazioni a fronte della pericolosità delle sostanze ritrovate. Su questi temi, per cercare di fornire un quadro completo e chiaro, abbiamo quindi interpellato Alberto Maffiotti, Direttore di Arpa provinciale, partendo da un aspetto più volte richiamato: la necessità di una comunicazione trasparente alla cittadinanza.

Su questo tema è però innanzitutto necessario chiarire un aspetto che ha generato confusione, come emerso negli ultimi comunicati dell’Amministrazione e del Movimento 5 stelle. Entrambi reclamavano lo spostamento dell’osservatorio ambientale ad Alessandria, fatto in realtà già sancito e ufficializzato sulla Gazzetta Ufficiale del 27 aprile. Nel testo si può infatti leggere: “La sede dell’osservatorio è individuata presso la Prefettura di Alessandria“. Definito questo aspetto rilevante rimangono però da puntualizzare tutti gli altri aspetti sulla comunicazione ai cittadini, spesso oggetto di contese politiche o dichiarazioni infuocate. In questo caso Alberto Maffiotti, interpellato da Radio Gold, ha precisato la situazione legata all’ultimo casus belli, quello legato al ritrovamento degli idrocarburi: “Noi dobbiamo seguire delle regole precise. Da una parte dobbiamo informare le autorità competenti laddove ci sia un pericolo imminente, una situazione di grave inquinamento. Poi c’è tutto il versante dell’autorità giudiziaria e quindi siamo legati a una riservatezza imposta dai procedimenti legati alle indagini”. Anche nel caso degli idrocarburi ritrovati nella cava “abbiamo fatto la dovuta comunicazione all’autorità giudiziaria, appena abbiamo avuto le analisi”. Compiuta questa operazione, ha aggiunto Maffiotti, “dobbiamo anche capire quali sono le eventuali responsabilità e il procedimento non è così banale visto che le ditte collegate al Terzo Valico sono più di una.”

C’è un altro aspetto importante rispetto alle tipologie di inquinamento. Il Direttore di Arpa infatti ha spiegato come sia necessario distinguere le varie tipologie di inquinamento e cioè quali siano le sostanze ritrovate e in che quantità: “Per quanto riguarda gli inquinamenti da idrocarburi ci sono due tabelle di riferimento: la A, più restrittiva perché legata alle aree residenziali, e la B. Clara e Buona si deve attenere alla tabella A. Perciò le sostanze ritrovate in quell’area se fossero state individuate in altre zone con i limiti della tabella B non avrebbero comportato problemi. Nella situazione specifica quindi non c’è stato un danno ambientale, ma una gestione non corretta del materiale. Superamenti di questo tipo ce ne sono molti in tutto il territorio ogni giorno. Naturalmente rimane la violazione di carattere amministrativo, e di carattere giudiziario con conseguente denuncia e questo è anche il motivo per cui è necessario usare tutta la riservatezza del caso”.

Il lavoro di Arpa però non si ferma alla comunicazione della violazione: “Quando una certa quantità di materiale viene considerata superiore alla quantità di conferimento, oltre alle sanzioni pecuniarie, scattano anche le procedure per il conferimento all’esterno del sito presso un gestore autorizzato che farà pagare la prestazione dello smaltimento. La definizione della quantità di materiale che deve essere smaltita la sta facendo Arpa. Stiamo determinando fino a che punto il materiale è inquinato poi valuteremo l’eventuale contaminazione sul suolo liberato. Sulla parte che rimarrà e che non è più rifiuto verificheremo se sono rimaste sostanze inquinanti. Per svolger queste verifiche occorre un po’ di tempo. Nel frattempo abbiamo delimitato l’area interessata e questa procedura è stata utilizzata anche nel caso dei ritrovamenti, ad esempio, dei tensoattivi. Il nostro personale si sta concentrando proprio su queste attività e stiamo spostando molte risorse sul Terzo Valico. I ritrovamenti di cui stiamo parlando in questi giorni testimoniano la bontà dei controlli e la loro efficacia”.

Da parte di Arpa quindi la comunicazione avviene regolarmente e senza problemi ha concluso Maffiotti: “Tutte le analisi terminate sul territorio di Alessandria sono trasmesse al Comune sono pubblicate dal sito del Comune. Noi le trasmettiamo regolarmente, che siano positive o negative, e il Comune ha predisposto una sezione apposita che deve aggiornare“.

Condividi