Autore Redazione
giovedì
6 Dicembre 2018
11:12
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Museo – Folle rapina a Città del Messico

Museo – Folle rapina a Città del Messico

CASTELCERIOLO – Questa Settimana il Cinema Macallè di Castelceriolo propone in replica il film “ Museo – Folle rapina  a Città del Messico” un film di Alonso Ruizpalacios. con Gael García Bernal e Leonardo Ortizgris, lo spettacolo di questa sera inizia alle 21.00, con il prezzo del biglietto a 5 €.

Vincitore dell’Orso d’Argento per la Migliore Sceneggiatura al Festival del cinema di Berlino, il film racconta la vicenda di  Juan e Benjamín, eterni studenti, che pianificano un colpo grosso al Museo Nazionale di Antropologia di Città del Messico per rubare alcune preziose opere maya, mixteche e zapoteche, in particolare la maschera funeraria del re Palal. Così, mentre le loro famiglie festeggiano il Natale i due ragazzi si mettono al lavoro, come una coppia di ladri professionisti. La missione va a buon fine e con le borse piene di tesori, i due riescono a tornare a casa dove la famiglia è riunita davanti al telegiornale che riporta del furto come un attacco all’intera nazione. Solo allora Juan e Benjamín si rendono conto della gravità della loro azione. Mentre le autorità annunciano di offrire un’abbondante ricompensa a chi ritrova le opere d’arte, i due fuggono per salvare il bottino e la propria pelle. Ma il viaggio li porterà fuori controllo.

Ispirato ad eventi realmente accaduti la notte del 24 dicembre 1985 quando due studenti di veterinaria rubarono 140 opere del Museo Nazionale di Antropologia di Città del Messico, Museoriconduce a quell’evento che sconvolse l’intero Paese per raccontare una storia messicana e universale al tempo stesso.

Alonso Ruizpalacios, dunque, si prende qualche licenza per ripercorrere le avventure dei due ladri Perches Treviño e Sardina García, interpretati da Gael García Bernal e Leonardo Ortizgris, per offrire un ritratto dei due ragazzi più che un resoconto storico di una storia già a tutti nota in Messico. Senza alcun intento documentaristico dunque, il regista messicano evita qualsiasi riferimento esplicito alle famiglie coinvolte negli eventi, preferendo dar voce alla finzione. Dopo Güeros, vincitore dell’Orso d’Oro alla Berlinale 2014, Ruizpalacios ritorna al festival tedesco con le stesse speranze e un’opera più completa che riflette sull’identità del suo Paese e il disorientamento dei giovani.

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