23 Ottobre 2023
09:49
Sabato 28 ottobre al Castello di Piovera la storia degli “Eroi sconosciuti – eroi dimenticati” che hanno reso forte il Paese
PIOVERA – Sabato 28 ottobre nella suggestiva cornice del Castello di Piovera si terrà il convegno storico-educativo “Eroi sconosciuti – eroi dimenticati”. L’incontro, al via dalle 15, è organizzato dall’Associazione Culturale “La Tela di Clio”, dall’Associazione Internazionale “Regina Elena Odv” e dal Castello di Piovera, con il Patrocinio della Provincia di Alessandria, della Città di Alessandria, del Comune di Alluvioni Piovera (Al), dell’Associazione Nazionale Carabinieri (A.N.C.), dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia (A.N.F.I.), e del Sindacato Ispettori della Polizia di Stato (A.N.I.P.) di Alessandria.
Il convegno punta a far scoprire, conoscere e ricordare alcuni “Eroi”, a volte sconosciuti o dimenticati, dell’Esercito Italiano, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e delle Guardie di Pubblica Sicurezza (oggi Polizia di Stato) che hanno contribuito con le loro imprese a rendere il nostro Paese più forte e credibile.
La Storia della nostra Nazione è stata per decenni oggetto di omissioni dottrinarie, soprattutto quella relativa alla Seconda Guerra Mondiale, dove pure gli eroismi compiuti con interezze di intenti dai nostri militari sono stati dimenticati, se non addirittura ancora sconosciuti. Gli organizzatori intendono, con il loro lavoro di approfondimento, riportare alla luce molti di questi atti eroici.
Tra i tanti si ricordano il Conte Generale Giorgio Calvi di Bergolo dell’Esercito Italiano, il Vicebrigadiere dei Carabinieri Servo di Dio Salvo D’Acquisto, il Maresciallo Maggiore della Guardia di Finanza Vincenzo Giudice ed il Tenente Marzio Gigli delle Guardie di Pubblica Sicurezza (oggi Polizia di Stato).
Lo scopo del convegno è quello di fare uscire dall’oblio storiografico i nomi di uomini valorosi e di raccontare episodi straordinari a loro legati.
Si parlerà di persone il cui unico scopo era quello di servire la Nazione fino all’estremo sacrificio, com’è successo per alcuni di loro, poiché essi mai dimenticarono il loro giuramento e la loro fedeltà alla Patria.
Questi uomini coraggiosi, durante le vicende belliche, restarono a vigilare in armi, perché per essi, il fine ultimo, era quello di preservare la Patria indifesa, attaccata dal nemico, da qualunque parte esso provenisse, uomini che non sono mai intervenuti in armi contro altri italiani, ma hanno sacrificato anche la loro vita per l’Italia e per gli italiani.
Per informazioni: 345/2175950 oppure 346/2341141