29 Novembre 2023
05:00
Ancora una fumata nera sul futuro dell’ex Ilva. Sindacati: “Più passa il tempo più la situazione si complica”
NOVI LIGURE – Ancora una fumata nera sul futuro dell’ex Ilva. Martedì l’assemblea dei soci è stata aggiornata al prossimo 6 dicembre. Con l’ennesimo rinvio rimangono “nell’incertezza” anche i 600 lavoratori dello stabilimento novese di Acciaierie d’Italia, hanno sottolineato con forte amarezza i segretari provinciali della Fiom Cgil, Maurizio Cantello e della Fim Cisl, Salvatore Pafundi, impegnati a seguire la delicata vicenda sul territorio insieme al segretario provinciale Uilm Uil, Alberto Pastorello e alle Rsu.
I sindacati non si accontentano “di continui rinvii“. Il coordinatore nazionale siderurgia della Fiom Cgil, Loris Scarpa, ieri ha subito chiesto al Governo di “mantenere gli impegni presi” e riconvocare al più presto le organizzazioni sindacali. Sull’ex Ilva “non si può più perdere tempo”. Governo e azienda devono assumersi le proprie “responsabilità” perché serve “subito” liquidità corrente e altrettanto rapidamente vanno definiti i 5 miliardi di investimento. Per il coordinatore nazionale siderurgia della Fiom sono “solo due” le possibilità in campo: “Che ogni socio metta la sua quota oppure che entro la primavera dell’anno prossimo lo Stato italiano passi in maggioranza”.
La situazione è ormai “insostenibile” anche per i segretari provinciali Fiom, Maurizio Cantello e Fim Salvatore Pafundi. “Più passa il tempo e più la situazione si complica”, anche per quanto riguarda la manutenzione degli impianti, hanno spiegato, e a livello provinciale i sindacati si sono già attivati con le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil per coinvolgere la Regione Piemonte e rafforzare la voce del territorio su una vicenda che non riguarda “solo” i lavoratori degli stabilimenti di Acciaierie d’Italia ma il futuro di uno degli asset finora “strategici” per l’economia italiana.