Autore Redazione
domenica
21 Gennaio 2024
05:42
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Cronaca - Alessandria

I cittadini vogliono una mobilità sostenibile ma con trasporto pubblico che funzioni, parcheggi e sicurezza per pedoni e ciclisti

I cittadini vogliono una mobilità sostenibile ma con trasporto pubblico che funzioni, parcheggi e sicurezza per pedoni e ciclisti

ALESSANDRIA – L’incontro organizzato dall’amministrazione di Alessandria con i cittadini sul tema della mobilità sostenibile di sabato 20 gennaio 2024 all’ex Taglieria del Pelo, ha dimostrato che c’è una buona attenzione rispetto al tema. Se da una parte i commercianti, o almeno una porzione di loro, risulta essere ancora dubbiosa o contraria quantomeno alle modalità di applicazione, dalla discussione di ieri è emerso che alcuni alessandrini vorrebbero una città più vivibile, con maggiori servizi e meno agganciata all’impiego delle auto.

Se infatti rimane l’ostilità di alcuni negozianti, come ammesso dall’assessore ai Lavori Pubblici Michelangelo Serra nel caso di via San Giacomo della Vittoria, perché profondamente convinti che la chiusura di parte della via abbia spogliato completamente la vitalità della strada, l’applicazione dei primi correttivi, ha aggiunto l’amministratore, ha prodotto già alcuni benefici.

Il traffico in via Guasco, ha detto Serra, si è ridotto notevolmente, dimostrando che le prime azioni stanno dando buoni frutti. Ma questo è solo un primo passo perché l’intento è di accelerare il lavoro di miglioramento della vivibilità del centro cittadino. In questo senso la previsione è di installare e attivare i varchi elettronici per limitare accessi impropri nella zona a traffico limitato.

Saranno collocati sulle strade di accesso principale come Corso Roma, via San Giacomo, via San Lorenzo, via Milano, via Dante oltre alla possibilità di installazione delle telecamere anche in Piazza della Libertà, all’angolo con via Pontida. L’intento però è anche di applicare sul serio quanto in teoria dovrebbe già avvenire E’ il caso del limite dei 30 km/h nel centro città. Una situazione che l’amministrazione eredità da quella precedente ha voluto specificare, ma finora mai applicata veramente. Non basterà nemmeno disseminare di cartelli il centro storico, e per questo Serra prevede di limitare la velocità con restringimenti di carreggiate, attraversamenti pedonali rialzati e altre soluzioni.

Ma la zona traffico limitato deve passare anche da una rivisitazione dei parcheggi. Entro il 2025, ha spiegato ancora l’assessore, verrà indetta una gara come chiesto dal Ministero e questo permetterà anche di rivedere i costi. Serra infatti ammesso che, per esempio le tariffe del parcheggio di piazza della libertà, sono indubbiamente alte mentre, la così detta zona uno, quella più centrale ha dei costi ancora molto più bassi rispetto a alla piazza stessa. Una situazione questa che incentiva il traffico e crea quindi congestione nel centro cittadino. L’amministrazione vuole invece rivedere le tariffazione prevedendo costi più alti per il centro e poi in progressiva diminuzione nelle zone più esterne.

Visioni e desiderata però devono fare i conti con le esigenze immediate dei cittadini. Loro stessi sabato hanno provato a dare consigli concreti per risolvere problemi quotidiani. Dagli interventi, per esempio, è emersa la necessità di una ottimizzazione degli orari della ztl, da rivedere a seconda dei flussi del traffico. Infatti le sere di venerdì, sabato, e domenica l’accesso dei mezzi è indiscriminato e senza alcun controllo: attivare il divieto, ad esempio dalle 16 alle 20, consentirebbe una maggiore applicabilità delle limitazioni. Impedire poi l’impiego dei veicoli aumenta la necessità di andare a piedi ma questo può avvenir, di sera, solo con una adeguata illuminazione, è stato spiegato, per assicurare tranquillità a chi passeggia lungo le vie centrali di Alessandria.

Sulla questione parcheggi c’è poi un lavoro complessivo reclamato da diversi cittadini. Un esempio arriva da quello di via Inviziati con “l’ascensore fermo da anni, scale in preda alla sporcizia e al degrado oltre a frequentazioni discutibili. C’è poi chi ha suggerito la realizzazione di parcheggi multipiano ai punti cardinali della città da collegare con navette verso il centro storico per alleggerire il traffico e consentire l’arrivo più semplice possibile dei cittadini nel cuore del capoluogo. Qualcun altro invece ha provato a “sognare l’effettiva realizzazione dei parcheggi sotterranei in piazza della libertà e Piazza Garibaldi come avviene già in molte città dove la sosta si affianca anche alla valorizzazione di alcuni reperti archeologici”.

Tornando però agli spunti di immediata applicazione uno dei suggerimenti più sentiti ha riguardato il trasporto pubblico locale. Sebbene sia un argomento di competenza della Regione le difficoltà e i disagi legati a questo ambito sono stati quelli più ricorrenti nel dibattito. Difficile d’altronde per i cittadini accettare un rimpallo di responsabilità davanti all’aspirazioni di una dimensione consona ai tempi moderni. Costi troppo alti degli abbonamenti, ticket che scadono in tempi eccessivamente rapidi, collegamenti non adeguati sono tutte questioni che scoraggiano ogni azione diversa dall’utilizzo dell’auto. Il risultato è una vita difficile per pedoni e ciclisti, o genitori che prendono sistematicamente l’auto per accompagnare i figli a scuola o pendolari che vanno in stazione con i propri veicoli, insomma un impiego indiscriminato dei mezzi privati. “E anche pensare che l’abolizione del traffico veicolare sia il problema è sbagliato perché in via Mazzini i negozi han chiuso quasi tutti nonostante questa possibilità – ha spiegato una cittadina”.

Nell’incontro tuttavia non sono mancate le critiche. Il dubbio di qualcuno è che manchino dati sufficienti per applicare in modo strutturato un progetto che porti Alessandria verso la mobilità sostenibile. “La smart city poteva rappresentare un indirizzo – ha spiegato un cittadino – con tutti i suoi difetti, ma almeno identificava un progetto”. Mentre un altro cittadino ha lamentato la scarsa attenzione alle rimostranze già presentate, come nel caso di via Chenna, il cui accesso è interdetto da una misera transenna che tutti possono spostare, o “la sosta selvaggia davanti a un dehor, facilmente risolvibile con la posa di panettoni in cemento”.

Tra problemi contingenti e desideri ancora impossibili una fetta di cittadinanza anela una città moderna e agile. Per ora però impantanata in problemi e meccanismi che la lasciano con le doppie frecce davanti a un semaforo giallo. Al termine di questi incontri Alessandria dovrà decidere dove andare e scattare per non rimanere ferma.

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