Autore Redazione
venerdì
17 Gennaio 2025
13:26
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Cronaca - Alessandria

Bottega della solidarietà: nell’ultimo anno aiuti a 200 famiglie

Bottega della solidarietà: nell’ultimo anno aiuti a 200 famiglie

ALESSANDRIA –  Nell’ultimo anno la Bottega della Solidarietà, in via Plana 71 ad Alessandria, ha aiutato oltre 200 famiglie, per un totale di 550 persone. Numeri preoccupanti che dimostrano la fatica di molte persone anche solo semplicemente nel far fronte alle esigenze primarie. Il Centro da oltre un quarto di secolo aiuta concretamente chi non ha le risorse per fare la spesa. Fondato nel 1998, ha per attuale presidente Pierluigi Spinolo, che è stato uno dei tre soci fondatori unitamente a suor Adalberta Rubiolo e Francesco Allocco, da cui ha ricevuto il testimone oltre dieci anni fa.

Nata come “Centro di ascolto”, attività propedeutica per capire le esigenze e le difficoltà della popolazione, ha iniziato fin dai primi mesi la distribuzione dei pacchi alimentari a famiglie e persone in difficoltà, che non possono arrivare alla fine del mese senza questo aiuto offerto in generi alimentari.

I numeri delle persone bisognose sono da anni in progressivo aumento, specialmente dopo la pandemia. Si pensi che nel 2023 solo nella città di Alessandria sono stati distribuiti dalla Bottega circa 100 quintali di pasta, 13 quintali di riso e 17 di zucchero.

Questa realtà prosegue il proprio sforzo grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria che “ha permesso negli anni di svolgere con passione e impegno questa attività fondamentale per il tessuto sociale alessandrino e in particolare per le risorse che ha messo a disposizione nell’ultimo anno, consentendo di coprire i costi delle utenze e le spese di gestione cui la Bottega della Solidarietà fa fronte col generoso aiuto ricevuto anche da parte della Curia alessandrina“.

La Bottega non intende fermarsi e per questo ha chiesto l’indispensabile aiuto di tutti: “In particolare facciamo appello per coinvolgere con entusiasmo ed energia dei nuovi volontari che possano affiancare quelli in servizio, parecchi già oltre i 75 anni di età“.

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