Autore Redazione
giovedì
24 Aprile 2025
16:07
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Cronaca - Provincia Alessandria

Maltempo: Confagricoltura chiede risposte “rapide e concrete” per gli agricoltori della provincia

Maltempo: Confagricoltura chiede risposte “rapide e concrete” per gli agricoltori della provincia

ALESSANDRIA – L’ondata di maltempo che ha colpito la provincia di Alessandria il 17 e 18 aprile ha causato danni ingenti alle coltivazioni e alle imprese agricole. Mercoledì pomeriggio, alcuni imprenditori agricoli di Confagricoltura Alessandria, insieme alla presidente Paola Sacco, al direttore provinciale Cristina Bagnasco e ai direttori di zona di Alessandria e Casale, Piero Viscardi e Giovanni Passioni, hanno incontrato lassessore regionale all’Agricoltura Paolo Bongioanni e l’hanno accompagnato in un sopralluogo all’azienda agricola Brezzi di Alessandria.

L’assessore ha potuto costatare la devastazione dei campi allagati, appena seminati e gli effetti dell’ondata di maltempo” spiega l’associazione agricola. Le zone più colpite sono l‘Acquese, dove a causa dell’esondazione del fiume Bormida si sono verificati diversi allagamenti nei campi. Danni anche nel Casalese e in particolare a Terranova, dove l’acqua del Sesia e del Po ha provocato danni alle coltivazioni in una fase vegetativa delicata: “Sono stati segnalati numerosi campi già seminati o trapiantati allagati, strade interpoderali con danni e alcuni smottamenti in collina”. Nel comune di Bassignana la furia del Po ha devastato interi campi coltivati, erodendo ampie porzioni di terreno. Danni anche nell’Alessandrino, nelle aziende lungo i fiumi Bormida e Tanaro e dei corsi d’acqua affluenti.

C’è preoccupazione per l’impossibilità di entrare in sicurezza con i trattori nei vigneti impedendo, di fatto, i trattamenti tempestivi contro la peronospora e difficoltà a poter intervenire tempestivamente nei frutteti per contrastare, bolla, monilia, ticchiolatura. Ai danni immediati, si aggiungono i costi che gli agricoltori dovranno sostenere per le risemine e per le fertilizzazioni, compromesse dagli allagamenti. I sopralluoghi da parte dei tecnici sono ancora in corso ma è già evidente come il bilancio per l’agricoltura sia grave e l’annata agraria potrebbe essere a rischio.
Riteniamo che l’agricoltura alessandrina non possa essere lasciata sola di fronte alle emergenze climatiche. Servono risposte rapide e concrete per garantire la sopravvivenza di un settore strategico per l’economia – commenta la presidente Paola Sacco – Abbiamo appreso con favore la notizia che il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha stanziato 5 milioni di euro, prelevati dal fondo di riserva, come primo intervento di somma urgenza per consentire il ripristino dei danni, ma auspichiamo che ulteriori somme siano destinate, senza troppi intoppi dovuti alla burocrazia, al ripristino delle aree svantaggiate”.

Per Confagricoltura Alessandria occorre intervenire su alcuni punti essenziali:
1. Superare il nodo normativo che prevede l’accesso a eventuali risarcimenti solo nel caso in cui la perdita interessi almeno il 30% della PLV (produzione lorda vendibile) aziendale.
Inoltre, alle imprese che non hanno ancora ottenuto la validazione del fascicolo Pac con l’adesione al Fondo Mutualistico Nazionale stipulato con Agricat, o non hanno fatto domanda Pac, potrebbero vedersi negare eventuali risarcimenti. Si consideri infine che mediamente, tra l’evento calamitoso e il termine di istruttoria e liquidazione, passano tra i quattro e i cinque anni.
2. Accelerare i pagamenti PAC e PSR, ancora fermi, per garantire liquidità alle imprese agricole in difficoltà.
3. Investire risorse in programmi cogenti di manutenzione dei corsi d’acqua primari e minori per mettere in sicurezza intere aree, prevenendo dissesti idrogeologici ed eventi come quelli degli ultimi anni, che hanno anche causato vittime e perdite ingenti alle imprese e all’agricoltura.
4. Considerare che le aziende con impegni in atto di agricoltura integrata e agricoltura biologica potrebbero non riuscire a rispettare le corrette rotazioni colturali.
5. Tenere in conto per le aziende che dovranno ripetere concimazioni e diserbi sugli appezzamenti a causa dell’evento alluvionale, che non vi siano ripercussioni legate al rispetto delle Norme di condizionalità relative al Quaderno di Campagna.

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