31 Ottobre 2017
08:57
A Cavatore una piantagione di marijuana e un laboratorio per lavorarla
CAVATORE – In una zona isolata di Cavatore, una piantagione di canapa indiana cresceva rigogliosa in due serre appositamente attrezzate. È stata la Guardia di Finanza di Acqui Terme a scoprire la coltivazione illegale e ad arrestare tre persone, colte in flagranza mentre stavano lavorando le piante che avrebbero prodotto sostanze stupefacenti, reato punito con la reclusione da sei a venti anni. . All’interno delle serre attrezzate con impianti di irrigazione automatizzati, i finanzieri hanno trovato 158 piante rigogliose, successivamente sradicate dai militari e destinate alla distruzione.
L’operazione delle Fiamme Gialle, coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Alessandria, Marcella Bosco, ha portato inoltre alla scoperta, all’interno del caseggiato attiguo alla piantagione, di più di 50 Kg di prodotto pronto per la vendita, oltre a essiccatoi e impianti di climatizzazione utilizzati per mantenere costanti i livelli di temperatura, umidità e ventilazione. Le ulteriori e approfondite perquisizioni hanno permesso di scoprire, una pistola semiautomatica di marca Smith & Wesson, calibro 9, perfettamente funzionante e risultata rubata. L’arma è stata sequestrata insieme all’auto e al furgone, modificato con un doppio fondo appositamente creato per trasportare lo stupefacente.
Le perquisizioni estese nelle abitazioni degli arrestati hanno portato alla scoperta di 60 grammi di hashish. L’operazione, che ha stroncato la commercializzazione della canapa indiana, ha visto impegnati, in supporto ai finanzieri di Acqui Terme, i militari della Compagnia di Alessandria oltre a un elicottero della Sezione Aerea del Corpo di stanza a Genova.
