Autore Redazione
venerdì
5 Gennaio 2018
07:06
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Cronaca - Alessandria

Docenti senza laurea: i sindacati chiedono aiuto al Governo

Le parti sociali hanno chiesto al Ministero di “pensare a una soluzione politica del problema”.
Docenti senza laurea: i sindacati chiedono aiuto al Governo

ALESSANDRIA – Ieri, giovedì 4 gennaio, si è tenuto il primo confronto tra il Ministero della Pubblica Istruzione e i sindacati, Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola RUA, Snals Confsal e Gilda Unams, per discutere delle conseguenze legate alla sentenza del Consiglio di Stato. La questione riguarda i docenti senza laurea e ha sancito che il diploma magistrale non permette, da solo, di insegnare negli asili e nelle elementari. Per farlo è necessario avere la laurea e la scuola di specializzazione. Nel confronto a Roma le parti sociali hanno ribadito la gravità del verdetto sottolineando come sia necessario ora “salvaguardare l’anno in corso, tutelando la continuità didattica e la serenità del lavoro dei tanti docenti che, in forza delle sentenze cautelari, stanno operando con serietà nelle scuole.” I sindacati hanno invitato il Governo anche a “riaprire le graduatorie d’istituto per permettere l’inserimento dei docenti che, collocati in GAE e quindi in prima fascia d’istituto, erano stati esclusi dalla seconda fascia, oltre alla necessità di  salvaguardare i punteggi acquisiti mediante il servizio svolto in questi anni in forza delle sentenze cautelari“. Tra le richieste infine quella che invita a “prevedere una norma ad hoc al fine di ricomporre i diritti dei docenti a vario titolo interessati al contenzioso in questione“.

In risposta il Ministero ha comunicato che chiederà un parere all’Avvocatura dello Stato sulle modalità con cui gestire una vicenda con aspetti di rilevante complessità giuridica, con l’impegno di incontrare di nuovo i sindacati non appena concluso l’approfondimento. “Ha inoltre convenuto sulla necessità di una riflessione generale sui meccanismi di reclutamento da utilizzare per la scuola dell’infanzia e primaria, anche alla luce delle soluzioni già adottate dal Governo per i precari della secondaria di primo e secondo grado“. “Occorre pensare ad una soluzione politica del problema” sostengono i segretari generali Francesco Sinopoli, Maddalena Gissi, Giuseppe Turi, Elvira Serafini e Rino Di Meglio. “Ci troviamo di fronte ad un quadro complesso ma bisogna tutelare gli interessi di tutti. Non si può pensare di cancellare un’intera categoria di lavoratori e lavoratrici che in molti casi operano già da anni nella scuola. L’Amministrazione dovrà trovare una soluzione che riconosca i diritti di tutti e non lasci a casa nessuno”. Intanto per discutere delle conseguenze della sentenza del Consiglio di Stato martedì 9 gennaio ad Alessandria ci sarà una riunione in Cgil ad Alessandria con gli insegnanti coinvolti, mentre venerdì 19 gennaio, alle 16, nel Salone Baravalle della Cisl di Alessandria in via Pontida 33 (ingresso pedonale da V.Tripoli 14), si terrà un’altra riunione alla presenza dell’avvocato Bruna Bruni.

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