Autore Redazione
giovedì
13 Settembre 2018
05:00
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Cronaca - Tortona

Le api per il biomonitoraggio ambientale anche al Castello di Tortona

Dopo la stazione di biomonitoraggio nel perimetro della Caserma Passalacqua, nuovi alveari verranno posizionati a Villa Charitas
Le api per il biomonitoraggio ambientale anche al Castello di Tortona

TORTONA – Altre api aiuteranno a monitorare lo stato di salute dell’ambiente a Tortona. Dopo la stazione di biomonitoraggio nel perimetro della Caserma Passalacqua, nuovi alveari verranno posizionati a Villa Charitas, al Castello di Tortona. Il progetto, promosso dall’Osservatorio Ambientale Comunale in collaborazione con il Dott. Giacomo Acerbi, attraverso l’analisi del miele prodotto dai due alveari darà una mappa delle specie arboree, arbustive, erbacee presenti nel territorio comunale e anche di eventuali inquinanti.

Le api sono la “cartina tornasole del territorio in cui vivono, il più efficace bioindicatore che la natura ha messo a disposizione. Un alveare, infatti, copre un territorio vastissimo pari a circa 4000 campi da calcio e funge “da spugna in quanto possiede un’elevata capacità di accumulo negli elementi che lo compongono (cera, propoli, miele, polline, api), di tutte le sostanze che il suo abitante reperisce e con le quali viene in contatto nell’ambiente in cui opera.

Dall’analisi degli alveari si andranno quindi a ricercare pesticidi, metalli pesanti, cloruri, nitrati, solfati, idrocarburi policiclici aromatici, diossine e furani, Pm 10 e isotopi radionucleidi per censire ed eventualmente correggere pratiche agricole, urbane, industriali.

In sintesi – ha spiegato il Dott. Giacomo Acerbitramite un biomonitoraggio di inquinanti, una mappatura botanica e l’osservazione documentata della salute degli alveari presi in esame, possiamo ottenere dei dati interessanti e confrontabili con altre indagini sulla salute pubblica, considerando che noi, come esseri umani, siamo parte della nicchia ecologica di riferimento delle api: la natura nel suo insieme. L’Apicoltura si propone quindi come importante indicatore per la sanità pubblica attraverso valutazioni eco-tossicologiche ad ampio spettro, finalizzate a mantenere un idoneo equilibrio tra attività antropiche e salute ambientale”.

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