Le fiere non funzionano come una volta. Ora si pensa a veicolare il made in Italy sul web

VALENZA – Il Distretto di Valenza potrebbe rinunciare alle prossime partecipazioni al salone svizzero di orologeria e gioielleria Basel World. L’appuntamento si è concluso il 26 marzo ma con una forte riduzione di padiglioni e un calo evidente degli espositori. Questo ha prodotto anche una diminuzione dei buyers internazionali con un bilancio dell’evento ritenuto insoddisfacente. Lo strumento fiera è quindi in discussione anche se non respinto totalmente, ha spiegato Francesco Barberis, Presidente del Gruppo Aziende Orafe Valenzane di Confindustria Alessandria.

“La fiera – ha spiegato – rimane uno strumento importante e basilare ma bisogna guardarsi intorno perché negli ultimi anni tutte le fiere nel mondo, nel nostro settore, stanno perdendo appeal. Questo non vuol dire che le fiere non siano centrali”.

Secondo Barberis “ogni azienda dovrà fare un proprio bilancio sulle attività future però generalmente deve ormai guardare alle nuove tecnologie e alle moderne tecniche di vendita. Occorre mettere in atto a una serie di operazioni commerciali che non siano solo di carattere fieristico”. 

Nel campo del web, ha aggiunto Barberis, le aziende possono agire singolarmente ma forse sarebbe più opportuno farlo in maniera aggregata, “sarebbe necessario fare massa critica e probabilmente non solo guardando al distretto ma più complessivamente al made in Italy”.