Tutti insieme per pulire Casale: la domenica di Federico Riboldi con i cittadini

CASALE MONFERRATO – «Casale Pulita»: proseguono le attività di pulizia straordinaria a Casale Monferrato, indette e promosse dal sindaco Federico Riboldi e dall’amministrazione comunale casalese. Numerose e in continua crescita le adesioni spontanee provenienti da singoli cittadini, enti e associazioni a favore di attività e progetti di volontariato, svolti con cadenza ormai periodica. Raccogliere e smistare rifiuti diviene, per le istituzioni, la possibilità concreta di scendere in campo, mettendosi in gioco al fine di recuperare spazi vitali abbandonati, supportati dal contributo partecipativo dell’intera comunità.

Nella mattinata di ieri, domenica 30 giugno, l’attenzione è stata focalizzata su due realtà territoriali di rilevante essenzialità: il quartiere «Oltreponte», sede di differenti attività commerciali e «Popolo», piccola frazione anch’essa interessata da un lavoro di riqualificazione urbana svolto in team. Importante e significativo, il momento rivolto ai bambini, per esplorare e conoscere più da vicino i normali processi inerenti alla raccolta differenziata. Presenti i volontari della Lega nazionale per la difesa del cane per sensibilizzare su una problematica cruciale, soprattutto per quanto concerne i luoghi turistici di maggior risalto ubicati presso la Capitale del Monferrato: la raccolta delle deiezioni canine, operazione non sempre eseguita in modo corretto dai proprietari degli amici a quattro zampe.

Afferma Riboldi, intervistato per l’occasione circa il proprio operato: «Il lavoro del sindaco è quello di portare aziende, garantire la sicurezza della città, migliorare la vivibilità della stessa, renderla viva e lavorare per l’attrazione turistica. Però, la domenica mattina, vado volentieri in strada a strappare le erbacce e a pulire, innanzitutto perché, per i miei concittadini, vedere il sindaco intento a impiegare il tempo libero a propria disposizione per svolgere tali mansioni è un esempio, secondariamente perché serve a me, per riconciliarmi con la realtà e con la mia città. Inoltre, è fondamentale che tutti si applichino, almeno una volta, provando tale esperienza, perché è un’opera di educazione civica primaria, soprattutto per le nuove generazioni. Cimentandosi, ognuno avrà certamente più scrupoli a gettare, per esempio, una cartaccia a terra». Non manca una provocazione, contenuta in un post pubblicato dal primo cittadino su Facebook, dopo essersi immortalato in differenti selfie mentre procedevano serrati i lavori. Rivolgendosi alla precedente amministrazione comunale Palazzetti, ha asserito: «[…] Io sono nella squadra della Piazza della chiesa di Oltreponte dove probabilmente nell’ultimo anno a pulire non è passato nessuno. E chi doveva vigilare? Stiamo cambiando tutto».