Autore Redazione
martedì
24 Dicembre 2019
01:37
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Cronaca - Alessandria

Un nuovo movimento per “riaprire il teatro”, partendo dai cittadini

Svelato su facebook il nuovo logo e il volto di un gruppo di cittadini che vuole riaprire il teatro di Alessandria
Un nuovo movimento per “riaprire il teatro”, partendo dai cittadini

ALESSANDRIA – Sotto l’albero di Natale il Teatro di Alessandria ha trovato un logo che restituisce forza e speranza al complesso, muto da tempo. È solo la prima azione di un gruppo di cittadini che intende lasciar perdere il passato per guardare avanti, soprattutto far capire alla città “che ora non hanno più qualcosa che prima invece avevano“. “Riapriamo il teatro” è il nome del gruppo e anche l’hashtag che accompagna il segno grafico. Tra i promotori Silvia Paoli, pasticcera, intenzionata a rendere nuovamente vitale una zona della città che in passato era un vero e proprio fulcro culturale. Perché il teatro “è un bene ‘inutile’ ” ha spiegato Luca Zilovich, altro membro del gruppo, “ma in realtà fondamentale per il bello, per rendere viva la città.

“Riapriamo il teatro” dunque vuole coinvolgere i cittadini per renderli consapevoli dell’importanza di un luogo dove fare teatro “in una città teatralmente viva e di buon livello, che ha però bisogno di un posto vero, aperto a tutti”. “Vogliamo coinvolgere più persone possibile, senza remore, e spiegare ai cittadini che se è vero che come i musei, i parchi e le biblioteche, nessuno muore senza di essi ma sono tutte realtà necessarie. Manca una istituzione che gestisca e imposti l’attività teatrale e deve riaprire come luogo istituzionale“.

La battaglia per riavere il teatro non partirà dalla politica “perché la politica è lo specchio dei cittadini. Se un numero crescente di cittadini si rendesse conto che il teatro era loro e gli è stato sottratto allora forse tutti si muoverebbero per far capire alla politica che la questione teatro deve essere affrontata; senza protesta però, ma in modo costruttivo“. Riapriamo Alessandria intende rendere i cittadini consapevoli dell’inaccettabilità dell’assenza del teatro come luogo di incontro, di scambio culturale. “Serve una struttura aperta, che proponga spettacoli e sia aperta a tutte le realtà – spiega ancora Zilovich a chi contesta la necessità di interventi più urgenti“.

Nei prossimi giorni il gruppo cercherà di “mettere la pulce nell’orecchio degli alessandrini” mentre proseguirà la distribuzione delle vetrofanie e degli adesivi per mantenere alta l’attenzione verso il teatro e alimentare una battaglia culturale “più allargata possibile” che, tra l’altro, è affiancata anche da un altro gruppo da tempo al lavoro per elaborare una serie di iniziative che facciano riemergere dal silenzio il complesso teatrale alessandrino. “Sono i cittadini che devono partire, solo loro possono muovere il mondo politico” conclude convinto Zilovich.

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