Autore Redazione
mercoledì
14 Gennaio 2015
15:57
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Cronaca - Casale Monferrato

Oliaro (Fiom): siamo arrivati al punto che bisogna sorridere (con amarezza) se per un giorno non ci sono licenziamenti

Oliaro (Fiom): siamo arrivati al punto che bisogna sorridere (con amarezza) se per un giorno non ci sono licenziamenti

CASALE MONFERRATO – Siamo arrivati a un punto tale per cui bisogna sorridere, anche se con amarezza, se un giorno passa senza licenziamenti. La considerazione è quella sconsolata di Mirko Oliaro, segretario provinciale Fiom Cgil. “Io ho terminato il mese di dicembre con una serie di licenziamenti volontari, ma comunque licenziamenti, per l’entrata in vigore della legge Fornero in riferimento alle mobilità indennizzate perché nel 2015 c’era la possibilità di andare in pensione a condizioni lievemente migliori. In questi giorni – ha continuato Oliaro – ho iniziato l’anno con due contratti di solidarietà importanti per il territorio di Casale perché quantomeno abbiamo evitato di proseguire la lunga scia di licenziamenti del 2014“. Il riferimento è alla Cerutti e alla Mondial Group per cui sono stati raggiunti accordi che dovrebbero garantire una situazione abbastanza tranquilla nei prossimi mesi. Per la Cerutti il discorso vale per 350 dipendenti negli stabilimenti di Casale e Vercelli. Per loro partirà il contratto di solidarietà fino a inizio 2016. 

Più complicato l’accordo alla Mondial, azienda in crisi ormai da due anni, nata dall’unione di Mondial Elite e Framec, marchi con esperienza nell’ambito della refrigerazione commerciale da decenni. La proprietà della Mondial aveva dichiarato 160 esuberi, ha spiegato Oliaro, ma al momento l’ipotesi sembra scongiurata. L’assemblea dei lavoratori di martedì sera ha permesso di siglare un accordo fondato sui contratti di solidarietà “con un pagamento diretto dell’Inps, ma anche con una sorta di garanzia economica di lavoro concesso dalla Mondial che porterà a circa 600 euro nette al mese ai lavoratori in attesa del decreto“. Il discorso vale per 244 lavoratori e “l’accordo permette di allungare di un anno la possibilità all’azienda di poter in qualche maniera riassorbire parte del personale inizialmente dichiarato in esubero“.

Le amare considerazioni iniziali di Oliaro testimoniano la profonda crisi che solca ancora l’alessandrino anche perchè il 2015 non promette novità positive: “c’è un lento logoramento del tessuto industriale della provincia con aziende che stanno sparendo o che stanno facendo altre scelte. Manca e continua a mancare una seria politica industriale e nell’alessandrino. Non bastano le norme a favore delle imprese per assumere. Il problema è che se non c’è lavoro nessuno assume. La questione è come si crea il lavoro e quindi come si permette agli imprenditori di lavorare perché poi le assunzioni sono una conseguenza“.

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