Autore Redazione
giovedì
19 Marzo 2020
11:11
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Cronaca - Alessandria

La lettera delle Agenzie del comparto turistico di Alessandria a Conte: “Abbiamo bisogno di aiuto”

La lettera delle Agenzie del comparto turistico di Alessandria a Conte: “Abbiamo bisogno di aiuto”

ALESSANDRIA – Una lettera aperta al presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte. A scriverla il Comitato delle Agenzie del comparto turistico di Alessandria. Poche parole per chiedere aiuto concreto per una categoria messa in ginocchio dall’emergenza coronavirus. Viaggi cancellati, vacanze annullate e un ritorno alla normalità ancora lontano stanno facendo temere il peggio ai professionisti del turismo, molti a partita iva.

Caro Presidente,

‘Non permetterò a nessun italiano di perdere il posto di lavoro per il coronavirus’ questo è quello che ci ha promesso, ma ad oggi vediamo solo la possibilità di abbassare per sempre le nostre serrande. Le scriviamo da 32 agenzie di viaggi, nonché P.Iva, ha presente il 13% del PIL nazionale? Ecco facciamo parte di quel comparto.

Siamo scesi in piazza il 2 marzo nella speranza di venire ascoltati, la nostra ‘guerra’ è iniziata molto prima rispetto alla famosa ‘zona rossa’. A differenza di tanti altri settori, che hanno ad oggi un mancato guadagno, NOI abbiamo perso il fatturato dei 6 mesi precedenti, il mancato guadagno di oggi e il mancato guadagno futuro.

Abbiamo perso soldi per riportare clienti a casa dopo la chiusura del territorio nazionale senza nessun aiuto dalla Farnesina, abbiamo perso soldi per annullamenti dai quali non abbiamo ricevuto rimborsi dove ci siamo visti sfumare le misere commissioni di mesi e mesi di lavoro, mancheranno guadagni perché non basterà riaprire il ‘negozio’ per fare incassi e questa emergenza mondiale non ci permetterà di lavorare per molto tempo.

Le vorremmo solo fare una domanda, ma lei riuscirebbe a vivere con € 600,00, considerando che solo l’affitto del locale commerciale per portare avanti l’attività è il doppio? Ad oggi, escludendo tutto il reparto sanitario del quale non differiamo parola, valiamo quanto un contribuito per le baby sitter che oltretutto è stato dato a chi può far fronte alla spesa percependo uno stipendio a fine mese.

Abbiamo bisogno di credito e di aiuti reali, non di parole e di un contributo decisamente basso per le perdite che abbiamo sostenuto. Se per farci sentire sarà necessario scenderemo di nuovo in piazza, e presto.

Comitato CAVAP, 32 Professionisti del Turismo… e tutto il COMPARTO TURISTICO ITALIANO

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