Autore Redazione
giovedì
23 Aprile 2020
15:12
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Cronaca - Alessandria

Il PD sull’emergenza coronavirus: “Un’unità di crisi provinciale e una discussione sul futuro sanitario territoriale”

Il PD sull’emergenza coronavirus: “Un’unità di crisi provinciale e una discussione sul futuro sanitario territoriale”

ALESSANDRIA – Il Partito democratico regionale e provinciale invita a ragionare sulla situazione sanitaria della provincia e sul suo futuro. In una nota Domenico Ravetti, Capogruppo Partito Democratico in Consiglio Regionale, Corrado Tagliabue, Capogruppo Uniti per la Provincia e il suo territorio e Pietro Gazzaniga, Commissario Unione Provinciale Partito Democratico di Alessandria, evidenziano come “nonostante il sacrificio di tutti gli operatori sanitari” si sia andati incontro a “parecchie disfunzioni che, almeno questo è il nostro punto di vista, meritano correzioni nell’immediato e scelte chiare per il medio e per il lungo periodo“. Il Pd chiede quindi un’Unità di crisi provinciale coordinata dalla Prefettura per affrontare il tema mettendo insieme istituzioni e rappresentanze economiche, professionali e sindacali, oltre che i vertici delle Aziende Sanitarie.

Secondo gli esponenti del partito le strutture ospedaliere hanno dimostrato di saper reggere grazie alla “scelta (obbligata?) di trasformare alcuni ospedali in strutture dedicate al covid-19 come Tortona e alcuni presidi privati“. Ha retto “anche perché quasi tutti i letti di terapia intensiva dedicati ad altre urgenze sono stati messi a disposizione per i pazienti contagiati dal coronavirus“. “Non ha funzionato invece la sanità del territorio che è lo spazio dove il contagio poteva e doveva essere contenuto con tamponi, isolamenti, unità speciali di continuità assistenziali, medici di medicina generale adeguatamente protetti e messi nelle migliori condizioni per lavorare in connessione con le strutture di – Asl Al – dedicate alla gestione dei pazienti a domicilio“. In prospettiva, prosegue ancora il PD, bisognerà ragionare sul ruolo dell’Asl “con il suo bilancio che non pare godere di grande salute, con la carenza di personale e con le debolezze che abbiamo imparato a conoscere“. Da qui i dubbi di Ravetti, Tagliabue e Gazzaniga, perplessi sulla ragionevolezza di due aziende che amministrano reti ospedaliere differenti. Un discorso che dovrà essere affrontato e risolto a breve attraverso un confronto, rimarca ancora il partito.

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