Autore Redazione
martedì
19 Maggio 2020
11:38
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Cronaca - Alessandria

Regione Piemonte: ecco come vengono ripartiti i 44 milioni destinati ai servizi sociali

Regione Piemonte: ecco come vengono ripartiti i 44 milioni destinati ai servizi sociali

PIEMONTE – La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Politiche sociali, Chiara Caucino, ha deliberato le modalità di riparto del Fondo regionale che finanzia la gestione del sistema integrato degli interventi dei servizi sociali. Lo stanziamento complessivo è di oltre 44 milioni di euro.

“Questo fondo – rileva l’assessore – è costituito prevalentemente da risorse regionali e statali. La sua istituzione è stata prevista dalla l.r. n.1 del 2004, che ha delineato la realizzazione del cosiddetto ‘sistema integrato dei servizi sociali’ e il riordino della legislazione regionale in materia”.

La ripartizione, dal 2010, avviene sulla base dei seguenti criteri: 35% popolazione residente, 25% anziani over 75enni, 25% minori, 15% inversamente proporzionale al rapporto popolazione/superficie territoriale.

Confluiscono, in questo capitolo, anche i 6,3 milioni di trasferimento dalle province per le funzioni relative ai non vedenti, agli audiolesi, ai figli minori riconosciuti dalla sola madre, ai minori esposti all’abbandono e ai figli minori non riconosciuti. In base alle indicazioni ministeriali, sono riservate risorse per 300.000 euro per finanziare l’implementazione delle linee di indirizzo del progetto P.I.P.P.I., che si rivolge a famiglie e bambini in condizione di vulnerabilità, e 285.000 euro per il sistema della gestione e della trasmissione dei flussi informativi dagli Enti Gestori verso la Regione e lo Stato”.

È importante sottolineare – prosegue l’assessore – che tali criteri vengono preventivamente condivisi con Anci, coordinamento degli enti gestori e organizzazioni sindacali. Quest’anno, tale passaggio, anche in conseguenza dell’emergenza sanitaria, è avvenuto tramite posta elettronica a metà aprile e, in una decina di giorni, sono pervenuti i consensi e si è scelto di mantenere sostanzialmente l’assegnazione proporzionale rispetto al 2019, anche in considerazione della necessità di garantire la continuità e l’integrità dei servizi in una fase così delicata”.

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