Dopo quattro mesi a Cuba finalmente è tornato in Italia: la storia di un alessandrino

ALESSANDRIA – È tornato in Italia solo questa notte, dopo aver trascorso gli ultimi quattro mesi a Cuba. L’alessandrino Davide Cuttica è salito sul volo che aveva riportato in patria i 55 medici centroamericani arrivati qualche mese fa nel nostro paese per aiutare i colleghi italiani nella lotta al coronavirus.

“Ero in vacanza e dovevo tornare a fine marzo, invece la pandemia ha cambiato tutto”. In queste settimane di attesa, Davide è stato supportato al meglio dall’Ambasciata e dai cittadini cubani.

“Tutti si sono comportati molto bene con me, agli italiani rimasti senza denaro sono stati anche anticipati i soldi. Il governo ci ha protetti. Io ho alloggiato negli ultimi 80 giorni in un hotel di L’Avana, il Commodoro, uno dei pochi rimasti aperti, dotato di tutte le condizioni sanitarie per arginare il covid 19. Ci tengo a ringraziare il direttore generale Omar Miliam Torres e la vice direttrice Jaslen Crespo. La struttura poteva anche contare su 5/6 medici al lavoro h24: ci misuravano sempre la temperatura e, in caso di febbre, erano già pronti i protocolli per l’isolamento fiduciario”.

Nella foto in basso Davide insieme a Omar Miliam Torres

“Qui c’è un proverbio: quello che succede conviene“ ha aggiunto Davide “in un certo senso a Cuba mi sono sentito più al sicuro. E poi gli aerei per il ritorno costavano troppo: ci sono ancora circa 1500 italiani ancora sull’isola. Da questo punto di vista il Governo Italiano non ci ha aiutato molto. Per fortuna Cuba si è rivelato uno dei paesi con meno contagiati e meno decessi, nelle ultime tre settimane non si sono registrati morti e da quasi un mese in tutte le province non si sono registrati contagi, eccetto che a L’Avana. Voglio ringraziare i tanti medici cubani che sono venuti in Italia per aiutare il mio paese. Mi sono reso conto di persona di quanto sia grande l’umanità degli abitanti di questa isola. Vorrei anche citare il vicesindaco di Alessandria, Davide Buzzi Langhi: grazie a lui mi sono potuto mettere in contatto con la mia famiglia ad Alessandria in queste settimane”.

Il caso di Davide e di altri turisti a Cuba è stato raccontato anche da tante importanti emittenti televisive del continente americano.