Autore Redazione
mercoledì
29 Luglio 2020
14:25
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Cronaca - Alessandria

Come funziona il sistema robotico che controllerà l’integrità del nuovo ponte di Genova

Come funziona il sistema robotico che controllerà l’integrità del nuovo ponte di Genova

GENOVA – Il nuovo ponte autostradale di Genova, quello sorto al posto del Morandi, avrà un sistema di sicurezza estremamente avanzato. Merito di dispositivi robotici che controlleranno costantemente l’integrità della nuova struttura che attraversa la Val Polcevera. Questi robot unici al mondo, progettati dall’Istituto Italiano di Tecnologia e realizzati dal Gruppo Camozzi, contribuiranno in maniera concreta alla sicurezza del San Giorgio. I quattro robot, 2 Robot-Inspection e 2 Robot-Wash, saranno operativi ad autunno 2020, ovvero non appena gli impianti di servizio del sistema saranno completati.

Questo complesso sistema robotico si basa sull’installazione ai lati del ponte dei 4 robot. Due si occuperanno dell’ispezione della superficie inferiore dell’impalcato e dell’elaborazione dei dati per la determinazione di eventuali anomalie (Robot-Inspection) e due puliranno le barriere antivento e i pannelli solari (Robot-Wash). Questi robot sono formati da strutture in fibra di carbonio, attuatori e da componenti elettronici. In particolare le travi in pezzi unici che permetteranno l’ispezione dell’impalcato sono state realizzate trasferendo tecnologie tipiche dei settori aerospaziale e aeronautico e costruite tramite stampi in 3D.

I robot scorreranno sulle rotaie esterne del Ponte dove permetteranno di verificare lo stato di integrità dell’infrastruttura inviando le immagini e i dati acquisiti a un centro di controllo che grazie a efficaci algoritmi di analisi e predizione darà modo al gestore di intervenire con eventuali azioni di manutenzione in via preventiva. Inoltre, i robot, in caso di condizioni ambientali avverse, grazie agli anemometri ed accelerometri di cui sono dotati, possono fermare le operazioni e raggiungere in sicurezza le proprie stazioni di ricarica.

COME SONO FATTI I ROBOT SUL NUOVO PONTE DI GENOVA

Robot-Inspection pesa oltre 2200kg ed è dotato di ben 82 ruote per la movimentazione dei due assi ed è largo oltre 7 metri. È dotato di un braccio retrattile per l’ispezione, costituito da una parte fissa ed una mobile entrambe in fibra di carbonio, che arriva circa a 17 metri di lunghezza totale in modo che possa raggiungere dal bordo del ponte il centro dell’impalcato. Il monitoraggio esterno dell’impalcato viene effettuato proprio tramite questo braccio in fibra di carbonio che è in grado di scorrere per tutta lunghezza del ponte ritraendosi in prossimità dei Piloni; sullo stesso sono installate fotocamere ad alta risoluzione e sensori di misurazione delle condizioni delle superfici: dal deterioramento delle vernici, agli elementi di corrosione e allo stato delle saldature. Le telecamere trasmettono in tempo reale le immagini di tutta l’infrastruttura. Grazie ai modelli computazionali, si effettueranno le verifiche sui dati raccolti segnalando rilievi e anomalie.

Robot-Wash pesa circa 2000kg ed ha 56 ruote per distribuire il carico sul bordo ponte; è alto oltre 3.5 metri, lungo quasi 8 metri ed è diviso in due parti: uno per la pulizia ed uno per la ricarica. Robot Wash effettua la rimozione della polvere ed altri detriti dall’impianto fotovoltaico e dalle barriere antivento in vetro che delimitano le corsie mantendono così l’efficienza e la funzionalità dell’infrastuttura. Una peculiarità del robot è il suo uso sostenibile della risorsa idrica. L’acqua utilizzata per i lavaggi delle strutture provengono dalle piogge e da altra acqua di condensazione raccolta sull’infrastruttura stessa. Il Robot-Wash è dotato di sensori che monitorano sia la trasparenza dei vetri delle barriere antivento sia la quantità di acqua presente sulle superfici. Questi due parametri permettono al robot di determinare quando intervenire per pulire queste superfici. In caso di carenza d’acqua data da periodi secchi e con scarsi livelli di umidità, il Robot-Wash è dotato di un dispostivo soffiante per l’eliminazione del particolato che contribuisce al mantenimento dell’efficienza dell’infrastruttura in attesa della giusta quantità d’acqua meteorica per un lavaggio più completo.

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