4 Novembre 2020
16:55
Sindacati sul piede di guerra: “Se la Regione non assume personale sanitario siamo pronti alla mobilitazione”
PIEMONTE – “In queste ultime settimane abbiamo assistito a una serie di gravi carenze programmatiche da parte della Regione Piemonte in merito al contrasto dell’emergenza Covid e la messa in sicurezza di tutto il personale del Servizio Sanitario Regionale“. A dirlo sono i sindacati Cgil, Cisl e Uil pronti a scendere in piazza per chiedere maggiore tutela per il personale sanitario nuovamente impegnato a fronteggiare l’emergenza coronavirus.
Secondo i sindacati sono tante le mancanze da parte della Regione: dalla tardiva attivazione dei Covid Hospital alla discutibile riorganizzazione della Rete Ospedaliera mediante la riconversione di 16 Presidi Ospedalieri del territorio piemontese, dal mancato potenziamento del territorio e dell’assistenza infermieristica domiciliare alla tardiva esecuzione dei tamponi per il personale, sino all’assenza di garanzia per tutto il personale della distribuzione delle mascherine FFP2.
“Oltre tutto ciò, dobbiamo constatare con assoluto disappunto che di fronte ad una emergenza sanitaria che sta travolgendo il nostro territorio come tutto il Paese, la Regione abbia dato indicazioni alle Aziende Sanitarie di ‘redistribuire ed impiegare per le attività ospedaliere, territoriali e di prevenzione connesse al trattamento ed al contenimento dell’epidemia Covid’ il personale ‘liberato dalle attività ordinarie’, piuttosto che intervenire con un provvedimento d’urgenza per l’assunzione straordinaria di personale sanitario, tecnico sanitario e di supporto“, denunciano ancora i sindacati. Si tratta, secondo Cgil, Cisl e Uil, delle stesse gravi mancanze che si sono viste durante l’emergenza di marzo.
In assenza di una risposta nelle prossime ore da parte della Regione a quanto denunciato e alla conseguente “massiccia assunzione di personale sanitario, tecnico sanitario e di supporto” scatterà una mobilitazione di massa.