7 Novembre 2020
09:08
Approvato il Decreto Ristori bis: nelle zone rosse congedi e bonus baby sitter
ROMA – La Camera ha approvato il Decreto Ristori Bis. Questo porterà a un raddoppio degli aiuti per tutti coloro che saranno costretti a chiudere, oltre al rinvio delle tasse di novembre indipendentemente dalle perdite di fatturato per le attività delle zone rosse. Da lunedì 9 novembre circa 211 mila attività inizieranno a trovare sul conto corrente i bonifici dell’Agenzia delle Entrate definiti con il Decreto Ristori 1.
Con il nuovo Decreto “sono rafforzati gli obblighi di pubblicità e trasparenza in relazione al monitoraggio e all’elaborazione dei dati epidemiologici rilevanti per la classificazione delle aree del Paese destinatarie delle varie misure di contenimento“. Ma si conferma anche l’istituzione di “un fondo per compensare le attività delle Regioni che potrebbero venire interessate da future misure restrittive, per erogare futuri contributi in modo automatico“. Previste inoltre anche norme “per la decisione dei giudizi penali di appello e per la sospensione dei termini della prescrizione, nonché dei termini di custodia cautelare nei procedimenti penali” nel periodo dell’emergenza.
Il nuovo provvedimento prevede aiuti anche per le famiglie (oltre che per le partite Iva) che avranno i figli a casa dalla scuola a causa dell’emergenza sanitaria. Si avrà la possibilità di prendere il congedo al 50% o di utilizzare altri 1000 euro di bonus baby sitter. Sono infatti circa sette i miliardi messi in campo dal Governo per dare sollievo alle categorie coinvolte dalle misure sempre più restrittive messe in campo per frenare la curva dei contagi.
Altre 19 categorie sono state inoltre ammesse ai contributi a fondo perduto tra il 100% e il 200% previsti dal Decreto Ristori 1. Tra queste compaiono molte delle categorie che avevano lamentato l’esclusione in questi giorni tra cui i bus turistici, i trasporti lagunari, i fotoreporter, gli insegnanti di danza, le lavanderie industriali, i negozi di bomboniere, i traduttori e i produttori di fuochi d’artificio. Per loro i contributi arriveranno al 100%. Al contrario al 200% arriveranno invece le guide alpine, i musei, le biblioteche, i monumenti e anche orti botanici e zoo. Nel novero di chi riceverà un contributo economico per superare la crisi sono stati inclusi anche la ristorazione senza somministrazione e gli internet point. A loro un ristoro al 50% di quanto già avuto in estate.
Contributo raddoppiato rispetto all’estate per 57 nuove categorie di attività che dovranno chiudere perché operano nelle zone rosse. Si avrà un aumenta dal 150% al 200% per il ristoro di bar, pasticcerie e gelaterie che si trovino in zone rosse o arancioni. La nuova lista di codici Ateco allegata al provvedimento include i negozi (abbigliamento, elettrodomestici, sexy shop, ecc.), gli ambulanti, gli estetisti e gli altri servizi alla persona oltre che i servizi per gli animali.