Autore Redazione
venerdì
18 Dicembre 2020
12:46
Condividi
Cronaca - Alessandria

Ritorno a scuola a gennaio, Cgil: “Bene al collegamento territoriale tra sistema scolastico e trasporti”

Ritorno a scuola a gennaio, Cgil: “Bene al collegamento territoriale tra sistema scolastico e trasporti”

ALESSANDRIA – “Il Dpcm 3 dicembre 2020, per assicurare dal 7 gennaio 2021 la ripresa del 75% delle attività didattiche della scuola secondaria di secondo grado in presenza, ha previsto l’istituzione presso ciascuna Prefettura, di un tavolo di coordinamento per realizzare il raccordo tra gli orari delle attività didattiche e quelli del trasporto pubblico, urbano ed extraurbano“. Inizia così il comunicato di Flc e Filt Cgil di Alessandria che fa il punto sui prossimi passi che il Governo ha stabilito a partire da gennaio per il ritorno a scuola.

Ovviamente riteniamo positivo l’aver individuato un collegamento territoriale tra il sistema scolastico e il sistema dei trasporti, ma consideriamo inaccettabile che dal previsto tavolo siano escluse le forze sociali indispensabili per contribuire a individuare le soluzioni più idonee per affrontare questa fase straordinaria“, spiega il sindacato. Che sottolinea: “Noi riteniamo, perciò, anche sulla base dell’esperienza maturatala scorsa estate quando si ‘trascurò’ di individuare un centro di coordinamento che garantisse la governance necessaria tra sistemi istituzionalmente indipendenti (sistema scolastico, sistema dei trasporti e sistema sanitario) che non si possa – e non si debba – lasciare solo ai tavoli di coordinamento provinciali la responsabilità dell’efficacia delle misure organizzative da adottare per il raggiungimento degli obiettivi di riapertura delle istituzioni scolastiche dopo le festività natalizie“.

Ecco che per Cgil “solo a queste condizioni, riteniamo, si possano garantire omogeneità di efficacia e successo nella riapertura delle scuole dal 7 gennaio su tutto il territorio nazionale evitando il riproporsi modalità di riapertura delle istituzioni scolastiche differenziate regionalmente e di soppressione di servizi di trasporto che, oltre a determinare per i lavoratori dei trasporti l’esposizione al rischio aggressioni , metterebbero ancora una volta a rischio il principio di uguaglianza nell’esercizio del diritto costituzionale allo studio e del diritto alla mobilità delle persone“.

Condividi