Autore Redazione
lunedì
18 Gennaio 2021
08:19
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Cronaca - Alessandria

Gli studenti delle superiori tornano in classe: “Ora basta stare a casa”

Gli studenti delle superiori tornano in classe: “Ora basta stare a casa”

ALESSANDRIA – Sono tornati a scuola oggi, lunedì 18 gennaio, gli studenti delle scuole superiori. Un rientro a lungo richiesto, fortemente voluto e finalmente arrivato. Anche se non per tutti dato che la Regione, seguendo anche le indicazioni presenti nel Dpcm e i consigli del Comitato tecnico scientifico nazionale ha stabilito un ritorno del 50% degli studenti delle superiori. “È già qualcosa, anche se nessuno ci darà indietro i mesi persi“, ci spiega Giulia della terza del Liceo Scientifico di Alessandria, una delle prime ad arrivare oggi davanti a scuola.

Gli istituti intanto si sono organizzati per offrire ai ragazzi un rientro in sicurezza. Ingressi scaglionati, entrate contingentate e diversificate per ridurre al minimo la possibilità di assembramenti davanti alle scuole. Presenti agli ingessi, interni ed esterni, anche i collaboratori scolastici per indirizzare il più velocemente possibile tutti nelle proprie classi. “Sono contento di poter tornare a vedere i miei compagni. La didattica a distanza, seppur funzionasse bene, alla lunga è noiosa. Casa diventa improvvisamente scuola. Non c’è mai una possibilità di staccare“, commenta invece Micaela di una classe quarta al Liceo Classico di Alessandria.

L’emozione per i ragazzi e le ragazze pronte a tornare sui banchi era tanta: “Stiamo rivivendo il primo giorno di scuola. Emozione? Direi di sì. Anche di rivedere i prof“, sottolinea Sarah dell’Istituto Comprensivo Saluzzo-Plana. Ma non tutti sembrano contenti, o almeno non particolarmente entusiasti, e ci mettono un po’ di sarcasmo: “La Didattica a distanza mi permetteva di dormire qualche minuto in più. Scherzo ovviamente. Tornare a scuola con i compagni mi fa enormemente piacere. Non era scuola vera quella“. Il sentimento comune che aleggiava tra i ragazzi era comunque di soddisfazione per un ritorno tanto agognato. A cui però seguiva una richiesta: “Ora che siamo tornati non chiudeteci più in casa“.

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