Autore Redazione
lunedì
17 Maggio 2021
05:01
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Cronaca - Alessandria

Coprifuoco, ristoranti al chiuso e quarantena: di cosa si parlerà oggi nella cabina di regia

Coprifuoco, ristoranti al chiuso e quarantena: di cosa si parlerà oggi nella cabina di regia

ROMA – Sarà un lunedì decisamente intenso quello che, il 17 maggio 2021, si appresta a vivere il Governo. Oggi è infatti previsto un doppio appuntamento: prima la cabina di regia politica per valutare un eventuale allentamento delle restrizioni attualmente in vigore, poi la riunione con i tecnici per varare i nuovi parametri e definire così le fasce di colore delle regioni.

L’obiettivo è quello di dare una nuova importante accelerata alla ripartenza del Paese che ha vissuto l’inverno tra zone rosse e arancioni ma ha grandi aspettative per l’estate. Anche perché i numeri continuano ad essere in miglioramento. Lo dimostrano i 5.753 casi e le 93 vittime nelle ultime 24 ore. Dato che in Piemonte si attesta a 403 contagi e 5 decessi nella giornata di domenica 16 maggio 2021. Per non vanificare gli enormi sacrifici fatti dagli italiani in questi mesi il Governo predica ancora prudenza prima di una riapertura totale.

Oggi, quindi, non dovrebbero esserci grossi stravolgimenti rispetto alle ipotesi circolate nei giorni precedenti. Si dovrà quindi fare i conti con un coprifuoco che rimarrà anche se posticipato alle 23 o, più probabilmente, a mezzanotte a partire però dal 24 maggio. Questa la data individuata anche per la riapertura dei centri commerciali nei fine settimana. Per la ripartenza del settore dei matrimoni, invece, si ipotizza il 15 giugno. Inoltre, dalla riunione di oggi, potrebbe venire fuori l’indicazione di una ulteriore revisione dei parametri di contenimento della pandemia già alla fine di maggio o ai primi di giugno.

Come dicevamo questo lunedì non ci sarà solo la cabina di regia politica, poiché è previsto anche un incontro tra Regioni, tecnici dell’Istituto superiore di Sanità e ministero in cui dovrebbe arrivare il via libera ai nuovi parametri per l’attribuzione delle fasce. Resterà tra gli indicatori del rischio l’indice Rt calcolato sui casi sintomatici, ma non rappresenterà più un automatismo per il cambio del colore. A determinare le quattro fasce di colore dovrebbero essere l’incidenza dei casi su 100 mila abitanti (con 250 si va in rosso, con 150-250 in arancione, con 50-150 in giallo e con meno di 50 in bianco) e l’Rt ospedaliero.

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