Autore Redazione
giovedì
21 Ottobre 2021
12:26
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Cronaca - Alessandria

Nel night un giro di prostituzione: tre arresti ad Alessandria

Nel night un giro di prostituzione: tre arresti ad Alessandria

ALESSANDRIA – La Polizia di Stato di Alessandria, nella giornata del 16 ottobre, ha arrestato tre persone in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Alessandria, per i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e sfruttamento della prostituzione. Altri due soggetti, anche loro colpiti dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere, sono risultati irreperibili.

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Alessandria e condotta dalla Squadra Mobile, ha avuto inizio a seguito di una serie di controlli amministrativi all’interno del night club Black&White di Alessandria, nel corso dei quali è stata riscontrata la presenza di numerose donne straniere formalmente giunte in Italia per turismo. L’attività investigativa ha permesso di stabilire il coinvolgimento di tutti gli indagati nel favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e nello sfruttamento della prostituzione di una moltitudine di donne extracomunitarie, provenienti principalmente dall’Ucraina, entrate in Italia col visto turistico ma, in realtà, con il solo fine di essere impiegate lavorativamente nel locale notturno, tra l’altro intestato fittiziamente ad un lavorante ma di fatto controllato da uno dei soggetti arrestati.

Il meccanismo era semplice: per la compagnia delle ragazze gli avventori dovevano pagare una consumazione ogni 20 minuti, per un prezzo di 15  euro. Era inoltre prevista la possibilità di passare del tempo con le donne fuori dal locale, durante il loro orario di lavoro: in questo caso il prezzo saliva a 250 euro. Tale uscita era poi spesso finalizzata a ottenere prestazioni sessuali dalle avvenenti giovani.

Le donne, venivano fatte entrare in Italia grazie all’opera di uno degli indagati e venivano poi collocate in appartamenti nella disponibilità del night club Black&White: la gestione delle donne era affidata ad uno degli indagati, che si occupava del loro collocamento all’interno degli alloggi e faceva fronte alle loro necessità durante la permanenza ad Alessandria. Ad aiutarlo un’altra donna ucraina, anche lei indagata, che di fatto aveva assunto il ruolo di manager grazie alle sue capacità linguistiche, capacità sfruttate anche per procacciare ragazze per il locale. Nel corso dell’esecuzione delle misure cautelari sono state anche identificate all’interno del locale ben 32 donne, quasi tutte ucraine, nonché 24 avventori.

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