Autore Redazione
venerdì
17 Dicembre 2021
05:04
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Cronaca - Alessandria

Emergenza freddo: in 15 affrontano l’inverno dormendo per strada. I dati sugli invisibili alessandrini

Emergenza freddo: in 15 affrontano l’inverno dormendo per strada. I dati sugli invisibili alessandrini

ALESSANDRIA – Con il drastico calo delle temperature registrato nelle ultime settimane, da inizio dicembre è scattato anche ad Alessandria il cosiddetto piano freddo a tutela di quei cittadini più vulnerabili. In tutto sono 120 i residenti in città senza fissa dimora che vengono monitorati dai volontari dell’associazione San Benedetto al Porto in accordo con il Comune di Alessandria e l’aiuto della Fondazione Cassa di Risparmio.

Sono tre i livelli d’aiuto attivati o in procinto di attivazione a tutela dei più fragili“, spiega Fabio Scaltritti. Il primo livello – forse anche il più complesso – è quello a supporto delle persone che dormono all’addiaccio e rifiutano, per svariati motivi, di essere ospitati nei dormitori cittadini. Si tratta di 15 soggetti che di notte vanno a dormire in luoghi di fortuna “chi sotto una siepe, chi su una panchina, chi coperto da cartoni avvolti di nylon per provare a impermeabilizzarli“. Per loro è attivato un servizio di monitoraggio diurno e notturno volto a “prestare aiuto immediato in caso di criticità come una coperta asciutta, pantaloni puliti o indumenti caldi“.

Oltre un centinaio di persone, invece, trova rifugio nei dormitori della città. Ai consueti edifici per comunità “quest’anno sono stati aggiunti 9 posti all’ostello di piazza Santa Maria di Castello che serviranno per accogliere quei soggetti in difficoltà segnalati dai servizi sociali“. Importante è segnalare che ci sono ancora pochi posti disponibili nei dormitori, sia maschili sia femminili, gestiti tra Caritas, Casa delle Donne e altri enti.

Infine nelle prossime settimane partiranno gli interventi “per tutte quelle famiglie che hanno ricevuto intimazioni di sospensione dei servizi (riscaldamento, acqua calda, luce, ndr) perché morosi“. In questo caso gli interventi serviranno per coprire le spese di gestione delle utenze, piuttosto che fornitura di legna o pellet per chi si scalda con delle stufe.

Photo by Jon Tyson on Unsplash

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