Autore Redazione
lunedì
17 Gennaio 2022
18:11
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Cronaca - Alessandria

Vaccino: in Piemonte 70 mila prenotazioni degli over 50 dopo l’introduzione dell’obbligo

Vaccino: in Piemonte 70 mila prenotazioni degli over 50 dopo l’introduzione dell’obbligo

PIEMONTE – “Sono 230mila gli over 50 non vaccinati in Piemonte, di questi 70mila hanno recentemente fatto la preadesione e riceveranno la prima dose entro la data utile del 31 gennaio in modo da essere in regola con la scadenza del 15 febbraio quando gli over 50 dovranno esibire il green pass da vaccinazione ai loro datori di lavoro; restano gli altri 160mila che mi auguro si iscrivano in tempo utile”. Lo ha detto l’assessore alla Sanità Luigi Icardi, intervenuto con i colleghi Elena Chiorino e Marco Gabusi in congiunta delle Commissioni Istruzione, Sanità e Trasporti, presieduta da Alessandro Stecco, per un’informativa sugli sviluppi dell’emergenza epidemiologica.

Per garantire la somministrazione agli over 50, in questi giorni gli accessi diretti sono stati rimodulati in modo da riorganizzare al meglio la macchina vaccinale”. Gli accessi diretti continuano comunque a essere permessi per gli over 80 e per chi ha il green pass in scadenza nelle 72 ore in tutti gli hub del Piemonte. L’accesso diretto vale anche per le categorie con obbligo vaccinale (personale sanitario, scolastico, universitario e forze dell’ordine) in questo caso negli specifici hub indicati sul sito regionale”.

In Piemonte il 97% dei 260 mila aderenti alla campagna vaccinale tra i 12 e i 19 anni (su una platea complessiva di 316 mila) è stato vaccinato, mentre ad oggi sono 72 mila gli aderenti nella fascia 5-11 anni (su una platea complessiva di 245 mila), tutti prenotati entro il 7 febbraio.

L’assessore ha anche sottolineato che è partito oggi un sistema automatizzato che dovrebbe migliorare la gestione di isolamenti e quarantene e dei relativi provvedimenti liberatori. 

Rispondendo alle domande dei commissari, ha infine fatto un passaggio su cure con anticorpi monoclonali e vaccino Novavax: “Da tre settimane il Piemonte è la seconda regione per l’uso di monoclonali e registra ottime performance anche sugli antivirali. Purtroppo i quantitativi sono insufficienti perché il fabbisogno era stato deciso in condizioni epidemiologiche diverse, per cui chiederemo ad Aifa di rivedere i criteri di ripartizione. Il nuovo vaccino dovrebbe essere invece disponibile per inizio marzo”.

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