6 Marzo 2022
09:24
Sfidano la morte per raggiungere il locale fuori città: “Camminano lungo i binari a rischio della vita”
ACQUI TERME – Un gioco pericoloso, una sfida, ma anche una scorciatoia estremamente pericolosa. Si può leggere anche così il comportamento di diversi “gruppi di ragazzi, in gran parte minorenni” che mettono a rischio la loro vita, “pur di accedere a un locale acquese situato in periferia“, camminando “per un tratto sui binari del treno per poi scavalcare in modo da non sottoporsi ai controlli che i gestori mettono in atto“. La denuncia arriva direttamente dal sindaco di Acqui Terme, Lorenzo Lucchini, che sui social network racconta una storia di ordinaria follia.
Il primo cittadino della città termale sottolinea come “da tempo siamo alle prese con fenomeni giovanili di vandalismo, atti pericolosissimi per l’incolumità personale e abusi di sostanze di qualsiasi tipo condotti da ragazzi pubescenti. Dopo il Covid, l’età media dei ragazzi coinvolti è scesa di un paio di anni“. Ecco che di sera, dopo le 23, “si vedono regolarmente gruppetti di bambini, perché quello sono, non accompagnati dai propri genitori. Ieri una mamma di una minore era infuriata con me, perché io penso ai rifugiati ucraini, ma non mi occupo della questione relativa alla figlia che va a camminare sulla ferrovia e a violare il domicilio altrui“.
Lucchini sottolinea che quella sfuriata da parte della mamma non ha suscitato in lui una risposta sgarbata: “In primo luogo perché era la prima segnalazione riguardante quel tipo di comportamento. Un comportamento, lo ammetto, che mi preoccupa non poco. In secondo luogo perché le forze dell’ordine chiamate ad intervenire (ieri sera sono intervenuti sia la Polizia Locale che i Carabinieri, ndr), nel momento in cui arrivano non trovano i ragazzi, che ormai sono già probabilmente scappati“. In ultimo luogo il sindaco sottolinea che “io la responsabilità di predisporre dei controlli mirati me la prendo, e dalla prossima settimana chiederò alle pattuglie di vigilare maggiormente sull’area e sul locale“.
Il sindaco della città termale poi sottolinea che “le forze di cui disponiamo, rispetto a venti o trent’anni fa, sono quelle che sono. Ormai lo sanno anche i muri. Oggi poi, basta che una pattuglia incappi in un’auto che ha investito un capriolo, ed è ingaggiata per un tempo indefinito. Ma se anche potessimo mettere tutte le pattuglie disponibili in campo risolveremmo davvero la situazione?“. La domanda è rivolta a quella mamma che ha contestato Lucchini, ma anche a tutti i genitori dei giovani acquesi: “Credete davvero che la sicurezza dei vostri figli di 11 – 12 – 13 anni, a mezzanotte, in giro con altri minori possa dipendere solo dalle forze dell’ordine?“.
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