Autore Redazione
venerdì
15 Aprile 2022
17:44
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Cronaca - Alessandria

Distrutto in Russia cippo che ricorda caduti Seconda guerra mondiale, Alpini di Alessandria: “Ferita che fa male”

Distrutto in Russia cippo che ricorda caduti Seconda guerra mondiale, Alpini di Alessandria: “Ferita che fa male”

ALESSANDRIA – La follia della guerra non risparmia neanche i simboli della pace. Proprio come quello distrutto a Rossosch, la città russa che fu sede del Comando del Corpo d’armata alpino nel corso della Seconda guerra mondiale. Il cippo è stato infatti distrutto e sfregiato col simbolo della Z bianca. Il monumento, che riporta stilizzato un cappello degli Alpini con la stella simbolo dell’Armata Rossa, era stato donato nel 1993 proprio dall’Associazione Nazionale Alpini dopo la costruzione dell’Asilo Sorriso, una struttura per l’infanzia che ospita 180 bambini. Un simbolo di fratellanza dopo gli orrori della guerra di 80 anni fa.

Una ferita che fa male a tutti. Ma soprattutto che evidenzia come il mondo non ha capito nulla dagli errori fatti nella Seconda guerra mondiale“, ha commentato Bruno Dalchecco, presidente Ana sezione Alessandria. Del resto quel cippo “non ricorda solo gli alpini di tutta Italia morti nel corso di quel conflitto, tra cui ricordiamo c’erano anche degli Alessandrini, ma in generale tutti i combattenti che non sono più tornati a casa da quella drammatica campagna“. Purtroppo “la guerra sta esacerbando gli animi di tutti. Capisco che molti russi non gradiscano le sanzioni avvallate anche dall’Italia ma colpire un simbolo di pace e di riconciliazione è una ferita che fa davvero male“. La provincia di Alessandria nel corso di quella guerra in Russia pianse 1491 soldati tra morti e dispersi. Il Piemonte, in tutto, non fecero più ritorno a casa 10.312 uomini.

Anche l’Ana nazionale ha condannato duramente “le posizioni nazionalistiche estremiste, ferocemente critiche contro i simboli di pace lasciati dagli alpini si sono manifestate in tutta la loro virulenza in coincidenza con l’inizio della guerra in Ucraina, tanto che nei giorni scorsi anche il Ponte dell’Amicizia costruito sempre dagli alpini a Nikolajewka sul fiume Valuji è stato deturpato con la Z bianca mentre le sagome dei cappelli alpini sono state ricoperte con una lamiera“.

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