Autore Redazione
domenica
8 Maggio 2022
11:28
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Cronaca - Alessandria

Il gioco della vita. Recensione di “Presente!” al Teatro San Francesco

Ieri la giovane compagnia Chièdiscena ha presentato il suo spettacolo, vincitore del premio Scintille 2020. La stagione Suoni al San Francesco proseguirà il 10 giugno con L.E.A.R - Leave Eyes At Rest della Compagnia Stregatti
Il gioco della vita. Recensione di “Presente!” al Teatro San Francesco

ALESSANDRIA – “Presente!” è la risposta ad un appello in classe, è un’affermazione di sé, il punto di partenza di un percorso di vita. E’ anche il titolo dello spettacolo che ieri, sabato 7 maggio, la compagnia Chièdiscena ha presentato al Teatro San Francesco, dopo aver meritato il premio Scintille 2020, concorso dedicato alle giovani compagnie più interessanti a livello nazionale.

E’ così proseguita la stagione Suoni – Vibrazioni in movimento, organizzata e diretta dalla Compagnia Stregatti, che terminerà venerdì 10 giugno con L.E.A.R- Leave Eyes At Rest, la loro rivisitazione e riscrittura dell’opera di Shakespeare. Il San Francesco riserverà ancora degli appuntamenti a giugno, frutto del lavoro di teatro sociale con i vari corsi teatrali che da anni Gianluca Ghnò e Giusy Barone portano avanti. Per il Progetto Ibsen, dal nome del drammaturgo norvegese cui sono ispirati i saggi, saranno in scena lo Studio da Peer Gynt (del corso teatrale under 18, domenica 12 giugno) e lo Studio da Un nemico del popolo (del corso adulti avanzato, sabato 18 e domenica 19 giugno).

“Presente!”, hanno spiegato i sette protagonisti al termine della serata, è nato nel corso del loro percorso di studio all’accademia Galante Garrone di Bologna ed è poi diventato un progetto per il concorso Scintille 2020. Da una riflessione sulla scuola come ingresso nel mondo la compagnia Chièdiscena ha costruito una drammaturgia, con un lavoro di improvvisazione e di scrittura collettiva. Sulla scena sette sedie coperte da un cellophane, un velo del tempo che si solleva e le trasforma in banchi di scuola, in un ritorno all’origine di tutto.  Si parte dalla risposta ad un appello scolastico, da sogni confusi ma anche prepotenti. In un contesto che muta al mutare della disposizione delle sedie, si svolgono tante vite, che seguono paradigmi diversi ma sempre imprevisti, passando attraverso iter universitari, progetti disattesi e mondo del lavoro al ribasso. L’excursus comprende tutti i campi della vita e quindi anche quello sentimentale, con una punta di amarezza nel passaggio dalla fase dell’innamoramento (e qui le sedie diventano ali alla dichiarazione “ti amo”), all’abitudine e persino all’insofferenza. Le immagini scorrono e si compongono in quadri e coreografie, grazie anche ad un uso interessante degli unici elementi scenici (sempre le sedie rosse, come rossi e neri sono gli abiti- quasi divisa scolastica) che delimitano, riempiono, si reinventano in mille diverse funzioni.

Il merito di “Presente!” sta nella trasversalità di esperienze, episodi e momenti anagrafici che si propongono con fluidità e coerenza. E’ facile riconoscere la verità delle situazioni proposte, come l’odierna rinuncia imposta ai giovani dei diritti elementari del mondo del lavoro, oppure la deriva delle aspirazioni. Tutto questo in chiave lieve, senza nulla omettere, ma con l’intelligenza della leggerezza e dell’ironia. Si sorride, si guarda come in uno specchio una generazione che cresce e vede oltre la sua età, in un gioco di attraversamento del tempo che ricorda, prefigura e convince, come convince questo lavoro fresco e giovane come i suoi protagonisti.  In scena Davide Albanese, Diego Delfino, Marcella Faraci. Giorgia Forno, Giuseppe Monastra, Michele Onori, Martina Scordino.

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