Autore Redazione
sabato
9 Luglio 2022
11:26
Condividi
Cronaca - Alessandria

Il Piemonte amico dei ciclisti: in campo 40 milioni per diventare prima regione europea per chilometri attrezzati

Il Piemonte amico dei ciclisti: in campo 40 milioni per diventare prima regione europea per chilometri attrezzati

PIEMONTE – Il Piemonte punta a diventare la prima Regione in Europa per chilometri ciclabili attrezzati e per farlo mette in campo 40 milioni di euro di fondi europei del Fesr per attuare, dopo due anni di lavoro, il Piano regionale della mobilità ciclistica, strumento di pianificazione e programmazione di settore che consentirà di dotare il territorio di infrastrutture adeguate. “La bici – spiega il presidente della Regione, Alberto Cirio è una risorsa strategica non solo per la mobilità ecologica ma anche per il turismo. E i turisti, come i cittadini, devono potersi muovere con facilità e in sicurezza lungo percorsi ciclabili adatti e strutturati”.

Abbiamo ormai capito tutti che non basta una striscia colorata sull’asfalto per definire uno spazio ciclabile – aggiunge l’assessore ai Trasporti, Marco Gabusiper questo abbiamo finanziato con fondi regionali studi e progetti in quattro capoluoghi di provincia e ora, con questo piano strategico siamo al fianco dei sindaci per rendere i territori davvero fruibili per le due ruote. Il 57% dei pendolari – sottolinea – si sposta per meno di 5 km e la distanza media percorsa all’interno dei Comuni è di 1.2 km per spostamento e noi vogliamo rendere la bici il miglior mezzo di trasporto per questo tipo di spostamento. Ma – conclude – guardiamo con attenzione anche ai percorsi più lunghi: come evidenzia bene il Piano, sarà essenziale favorire l’intermodalità e l’estensione del servizio.”

Gli ambiti d’intervento del piano sono stati individuati utilizzando i criteri guida quali il collegamento da e verso le principali stazioni ferroviarie, il rango urbano all’interno del sistema della mobilità del quadrante e la presenza di rilevanti flussi di pendolarismo, il collegamento di bacini territoriali omogenei di almeno 30.000 abitanti e 10.000 addetti e la presenza di attrattori di rilievo come Università̀, poli sanitari, poli logistici. Tra gli obiettivi strategici del Piano la sicurezza ponendo come punto d’arrivo l’eliminazione degli incidenti mortali entro il 2050 e la riduzione dell’inattività fisica e della sedentarietà del -15%.

Photo by Tomi Vadász on Unsplash

Condividi