Autore Redazione
sabato
8 Ottobre 2022
05:00
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Cronaca - Alessandria

Siccità in Piemonte: nel 2022 la seconda estate più calda degli ultimi 65 anni

Siccità in Piemonte: nel 2022 la seconda estate più calda degli ultimi 65 anni

PIEMONTE – Il Po e la maggior parte dei suoi affluenti stanno registrando valori di magra estrema mai osservati in passato. La conseguenza di un mese di settembre ben al di sotto delle norme climatiche recenti è visibile dalla portata dei fiumi. La considerazione è parte del rapporto sulla siccità in Piemonte nel 2022 a cura del Dipartimento Rischi Naturali e Ambientali di Arpa Piemonte. L’analisi, condotta a partire dai dati di monitoraggio della Rete Regionale Automatica di Arpa Piemonte elaborati anche con gli opportuni indici standardizzati ed indicatori, fornisce il quadro complessivo della situazione idrica tra autunno 2021 e autunno 2022 sulla porzione piemontese del bacino idrografico del fiume Po.

La descrizione cronologica delle condizioni meteo-climatiche di questo arco di tempo evidenzia come la siccità abbia interessato tutta la regione. Inoltre, è passata dall’essere una siccità meteorologica ad una di tipo socio-economico: infatti, sulle scale temporali più lunghe la siccità registrata non è infatti soltanto di tipo meteo-idrologico o agricolo, ma, in particolare durante l’estate, ha inciso anche sugli aspetti socio-economici. Ha coinvolto il comparto idro-potabile, le ricariche delle falde e degli invasi, la conservazione degli ecosistemi terrestri e acquatici e, in generale, tutte quelle attività in qualche modo connesse con l’uso dell’acqua.

Tutto è cominciato nella seconda metà del 2021, quando un autunno moderatamente caldo e con precipitazioni lievemente al di sotto della norma ha preso il posto di un’estate scarsa di precipitazioni nel sud della regione. A partire da questa lieve siccità, il Piemonte è andato incontro all’inverno più anomalo dell’ultimo secolo: caldo, secco e con numerosi episodi di vento di favonio che dalle Alpi si è spesso spinto fino alle pianure del nord Italia.  Tra la stagione invernale e l’inizio della primavera non ci sono state precipitazioni significative per oltre cento giorni consecutivi. Il contesto meteo-climatico sfavorevole ha impedito la formazione e il mantenimento di un ampio e solido serbatoio nivale sulle Alpi.

La primavera del 2022 è stata la quinta più secca degli ultimi 65 anni, con temperature eccezionali che si sono avvicinate ai record storici del 2003. L’estate, invece, è stata la seconda più calda in Piemonte negli ultimi 65 anni. Nel mese di agosto, le precipitazioni a macchia di leopardo sulla regione, spesso accompagnate da grandine e vento, hanno impedito che la situazione generale non precipitasse del tutto poiché in linea con i valori climatologici, ma sono state più nocive che positive per il settore agricolo regionale: il mix di scarse piogge ed alte temperature ha contribuito ad incrementare in maniera notevole l’evapotraspirazione proprio nel momento chiave della stagione agricola, così da deprimere il bilancio idro-climatico regionale a livelli peggiori delle annate storicamente negative come il 2003 e il 1990.

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