False certificazioni professionali in Friuli: determinante la collaborazione della Polizia Locale di Valenza

VALENZA – Anche la Polizia Locale di Valenza ha contribuito a smantellare una vera e propria rete specializzata nel fornire false certificazioni professionali. L’attività è partita sei mesi fa grazie alle indagini dell’Ufficio di Polizia Giudiziaria della Polizia Locale della Comunità di montagna della Carnia che ha iniziato a lavorare dopo una segnalazione dello Sportello Unico delle Attività Produttive di Tolmezzo in merito ad alcune anomalie nella documentazione, apparentemente rilasciata dalla Regione Puglia, presentata per l’apertura di un negozio di acconciatore nel capoluogo carnico.

I controlli conseguenti hanno permesso di appurare che gli attestati e altri allegati necessari per lo svolgimento della professione non erano mai stati emessi a favore del soggetto richiedente, che li avrebbe illecitamente acquistati per un ammontare di oltre tremila euro. Sotto la direzione della Procura della Repubblica di Udine, le attività d’indagine sono state estese in Piemonte, Emilia Romagna e Lombardia portando alla luce l’esistenza di una vera e propria rete specializzata nel fornire false certificazioni professionali, solitamente rilasciate dalle Regioni. Preziosa in questo caso è stata la collaborazione della Sezione Giudiziaria della Polizia Locale di Valenza che ha disposto perquisizioni domiciliari territoriali portando al sequestro di sedicimila euro in denaro contante, un telefono cellulare, un personal computer e due attestati professionale falsi. Inoltre è stata disposta la chiusura di un negozio di acconciatore e una persona di nazionalità straniera è stata deferita all’autorità giudiziaria per aver commesso reati quali falsificazione in atto pubblico, contraffazione di pubblici sigilli e falsa dichiarazione dei requisiti di legge per l’esercizio dell’attività professionale.