Autore Redazione
venerdì
23 Giugno 2023
05:04
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Cronaca - Alessandria

Per potare e mantenere meglio le piante ad Alessandria servirebbe il doppio dei fondi

Per potare e mantenere meglio le piante ad Alessandria servirebbe il doppio dei fondi

ALESSANDRIA – Una situazione amara ma occorre essere chiari”. Il responsabile servizio Verde Pubblico del Comune di Alessandria, Giacomo Sacchi, ha fatto il punto rispetto alla gestione del patrimonio arboreo della città. Oggi il Comune di Alessandria può contare su circa 16 mila piante: “Un numero importante, superiore ad altre città della stessa dimensione” ha spiegato Sacchi “molte hanno più di 70 anni, alcune hanno addirittura 100 anni. Rispetto alle classifiche nazionali, rispetto al tema del verde, siamo a metà, con grossi limiti territoriali. Purtroppo migliorare il livello di verde pubblico a livello statistico è molto difficile. Il territorio del Comune di Alessandria non ha boschi, siamo in una zona pianeggiante, con quasi tutto il terreno edificato o, se non in minima parte, coltivato. Al momento in città ci sono circa 16 mila piante: un numero importante. Da anni stiamo monitorando e controllando quelle piante a rischio crollo, attraverso valutazioni strumentali e verifichiamo la loro resistenza attraverso delle trazioni. Fino al 2019 il Comune aveva a disposizione una squadra di giardinieri, almeno il pronto intervento lo gestivamo con risorse interne. Poi due di loro sono andati in pensione e oggi non abbiamo personale sufficiente per le potature. Per questo ci affidiamo a ditte esterne. Abbiamo completato il censimento di tutti gli alberi, avviato nel 2020, procedendo con interventi mirati di valutazione della loro stabilità”. 

Il dirigente comunale ha poi spiegato che oggi il settore Verde Pubblico può beneficiare di circa 220 mila euro all’anno, erogati da Telenergia, per i prossimi 40 anni: “Rispetto ai 220 mila euro a disposizione l’ideale sarebbe raddoppiare questa cifra: si passerebbe da una potatura ogni 12 anni, a una ogni 6, si potrebbe garantirebbe maggior sicurezza e riusciremmo a gestire per diversi anni le nuove piantumazioni. Ad Alessandria, tra l’altro, non ci sono superfici verdi da destinare a boschi. Tre anni fa una società dell’Enel ci propose di mettere a dimora per due anni un bosco in città ma non c’erano zone di proprietà comunale adatte. Abbiamo qualche difficoltà nel mantenere le piante che già abbiamo. Nuove piante? Non è opportuno spendere ulteriori soldi a scapito della sicurezza degli alberi che ci sono già. Quelli più dati sono alti anche 15 metri, 5/6 mila piante toccano i 20 metri di altezza. Le piante in viale Repubblica hanno 120 anni, le gaggie sul Cavalcavia, addirittura, toccano i 140 anni, sono al limite della loro età visto che gli alberi della loro specie arrivano a 100 anni. Bisognerebbe pensare di tagliarle e rimetterle nuove perché nei prossimi 5 o 6 anni non ci ne saranno più. I costi di potatura sono elevati, anche perché le piante più vetuste erano state potate con altri criteri. Quasi 100 anni fa potare gli alberi consentiva di avere legna per scaldare le scuole, oggi questa esigenza non c’è più”

“Con 500 mila euro all’anno” ha aggiunto Sacchi miglioreremmo le procedure di messa in sicurezza delle piante che, con maggior manutenzione, vivrebbero di più. Ora stiamo potando di più perché le piante invecchiano. Molte sono state danneggiate dalla siccità del 2022 e ora stanno morendo. Insomma, parte del nostro patrimonio arboreo è vetusta e occorrerebbe rinnovarla, la componente sana avrebbe bisogno di più cure. Ad oggi stiamo cercando di mettere a dimora piante che richiedano poca manutenzione”. 

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