Autore Redazione
sabato
16 Dicembre 2023
05:05
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Cronaca - Casale Monferrato

Treni, il giovane Matteo continuerà a non mostrare l’abbonamento: “Ora nessun ritardo ma voglio il rimborso”

Treni, il giovane Matteo continuerà a non mostrare l’abbonamento: “Ora nessun ritardo ma voglio il rimborso”

CASALE – La sua protesta aveva avuto una eco nazionale e alla fine è servita ma Matteo, un 17enne casalese studente del Liceo Eco di Alessandria, non ha alcuna intenzione di fare passi indietro. A inizio dicembre, infatti, il giovane aveva deciso di non mostrare più il suo abbonamento ai controllori per evidenziare le sue rimostranze contro i continui ritardi del treno sulla linea tra Casale e Alessandria, una dura presa di posizione imitata anche da altri pendolari.

“Da qualche giorno, in particolare da lunedì scorso con l’entrata in vigore dell’orario invernale e con la fine dei lavori nella galleria di Valenza, i treni passano regolarmente” ha sottolineato il giovane a Radio Gold “io e gli altri pendolari, però, continueremo la protesta fino a quando non saremo risarciti, è un nostro sacrosanto diritto. Sono stati talmente tanti i ritardi che occorrerebbe almeno lo sconto di un mese sull’abbonamento. Da questo punto di vista, però, Trenitalia non sembra intenzionata ad ascoltarci. Hanno sostenuto che i disagi erano dovuti a eventi saltuari e che non sia responsabilità del gestore. Come coordinamento dei pendolari di Casale abbiamo anche chiesto il supporto di Federconsumatori per far valere le nostre ragioni, è incredibile che ancora oggi un cittadino da solo difficilmente riesce a far sentire le proprie ragioni nei confronti di questi colossi”. 

Come ha riferito, infine, il monferrino Matteo “ora è presente sul treno della mattina un membro dell’assistenza clienti Trenitalia, a disposizione di chi usufruisce delle corse. Una di loro mi ha detto che sono dei semplici ambasciatori dell’azienda. Evidentemente inserire un esponente dell’assistenza su un treno regionale dimostra che hanno liquidità sufficiente per pagarlo ma poi dicono che mancano i fondi per aggiungere delle corse serali o durante il weekend per permettere ai lavoratori di tornare a casa” l’amara conclusione dello studente.

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