Autore Redazione
mercoledì
3 Aprile 2024
05:30
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Cronaca - Alessandria

“Aspettando Gian Piero”: giovedì ad Alessandria l’anteprima del documentario su Don Armano

“Aspettando Gian Piero”: giovedì ad Alessandria l’anteprima del documentario su Don Armano

ALESSANDRIA – Questo giovedì 4 aprile, nell’ambito della Serata Benedicta all’Associazione Cultura e Sviluppo di Alessandria, sarà anche presentato il progetto di documentario del regista Maurizio Orlandi sulla figura umana, civile e spirituale dell’ex presidente dell’associazione Memoria della Benedicta Gian Piero Armano. Appuntamento alle 18.30, in piazza De Andrè 76. Sacerdote e professore alessandrino mancato nel 2018 a 77 anni, Don Armano ha dedicato la sua vita alla Chiesa, all’insegnamento, ai giovani e alla Memoria della più grande strage nazifascista di partigiani. Nel suo lavoro Orlandi racconterà tutti questi “mondi“: “Giovedì sarà trasmesso un breve teaser, una anteprima di pochi minuti, rispetto a questo progetto” ha raccontato il regista ai microfoni di Radio Gold ho concluso la parte della pre-produzione. Rispetto alla sua produzione ci sono già importanti risposte che l’associazione Memoria della Benedicta ha raccolto da parte di importanti enti e istituzioni. L’auspicio è di poter iniziare a girare in estate o al massimo a settembre, per poi presentarlo entro il 25 aprile 2025″. 

“Non sarà una agiografia di Gian Piero. Non voglio costruire un suo santino” ha precisato Orlandi che insieme ad Armano realizzò molti documentari dedicati proprio alla Benedicta “la mia intenzione è raccontarlo attraverso i suoi tanti mondi. Lui si buttava anima e corpo in tanti progetti. Era un uomo di grande levatura morale, spirituale, culturale e umana. Faccio fatica a parlare di lui al passato. Ci sarà il mondo della Benedicta e dei paesi sotto il monte Tobbio dove era accolto da tutti. Racconterò il mondo della Parrocchia San Paolo, coi i suoi confratelli. Racconterò il mondo della malattia: insieme avevamo lavorato a un documentario, 048, con una importante riflessione sulla vita e sulla morte. E poi c’è il mondo della scuola: Gian Piero era capace di dialogare con chiunque, in particolare con i giovani. Infine approfondirò il mondo dei “Matti“, come lui chiamava i suoi amici di infanzia che lo conoscevano meglio di tutti, nei suoi aspetti più divertenti e buffi. Ricordo il suo alto senso della convivialità: alla Casa Alpina San Paolo o durante le pause delle nostre riprese per lui il momento più felice e gioioso era il pasto, il mangiare e il veder mangiare insieme alle persone attorno a lui”. 

Giovedì all’Associazione Cultura e Sviluppo sarà anche presentato il progetto di allestimento del nuovo Auditorium ipogeo sotto ai ruderi della Benedicta, oltre ai primi trailer dei materiali multimediali, realizzati dallo stesso Maurizio Orlandi e dallo studio Zenith di Torino.

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