5 Gennaio 2016
11:23
Polfer: nel 2015 più controlli e delitti ridotti del 30%
ALESSANDRIA – L’attività della Polizia Ferroviaria di Piemonte e Valle d’Aosta, nel 2015, è stata ancora più incisiva ed efficace. La conferma arriva dai numeri. Nell’arco di tutto il 2015 la Polfer ha controllato e identificato 93 mila persone di cui 30 mila straniere, con un incremento del 15% rispetto al 2014, in particolare nel torinese. Sono state arrestae 56 persone e indagate a piede libero 978. Nell’ambito di questa attività sono stati in tutto 600 i fermati accompagnati nelle Questure, con un incremento, rispetto all’anno precedente, del 30%. Il lavoro svolto ha portato a una apprezzabile flessione dei delitti consumati in ambito ferroviario. Sono stati 1.112 e cioè il 30% in meno rispetto al 2014. Nel 2015 sono state sequestrate 51 armi, di cui 42 da taglio.
I risultati conseguiti sono stati raggiunti grazie all’impiego del personale del Compartimento di Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta, nel territorio di propria competenza, in oltre 14.000 servizi di vigilanza nelle stazioni, 1.200 servizi antiborseggio in abiti civili sia negli scali ferroviari che a bordo treno, nonché servizi preventivi di bonifica anche con l’impiego del Reparto Mobile, del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte e di Unità Cinofile della Questura di Torino negli scali torinesi, nei giorni interessati al maggior flusso di viaggiatori. Inoltre sono stati effettuati 1.737 servizi di pattugliamento lungo le linee ferroviarie per prevenire e reprimere furti di rame e danni alle infrastrutture ferroviarie, comprese le tratte internazionali verso la Francia e la Svizzera.
Particolare attenzione è stata rivolta alla sicurezza del personale FS e dei viaggiatori a bordo treno, assicurando, la scorta con operatori esperti su 12.000 convogli ferroviari. Con finalità eminentemente preventive, sono state elevate 460 contravvenzioni per violazione del Regolamento di Polizia Ferroviaria, relative all’indebito attraversamento dei binari, pratica diffusa in alcuni scali minori specie da parte di giovani inconsapevoli, spesso resi ancora più vulnerabili dall’uso di cuffiette audio. Altre attività hanno riguardato l’occupazione abusiva di carrozze in disuso nel torinese e nell’alessandrino, comportamenti tutti tenacemente repressi per l’elevato rischio di incolumità personale che generano.
In ambito ferroviario sono state rintracciate 50 persone, di cui 42 minori, che si erano allontanate dalle proprie abitazioni. È questa una delle tante attività in cui è impegnata la Polizia Ferroviaria che, nel recupero delle persone scomparse esprime al meglio il concetto di prossimità, di vicinanza e contatto con persone particolarmente vulnerabili, minori, anziani, persone malate.
Sono stati effettuati servizi volti al contrasto dei furti di rame in ambito ferroviario, che hanno coinvolto diverse forze di Polizia Ferroviaria Europee nell’ ambito della cooperazione prevista da Railpol, network internazionale di Polizie Ferroviarie Europee nato per promuovere la sicurezza della mobilità in treno. Complessivamente sono stati controllati n. 168 depositi di rame e materiale ferroso, di cui 2 sequestrati, a Settimo
Torinese, Frazione Mezzi Po, e a Serravalle Scrivia, in quanto le relative strutture ed infrastrutture venivano utilizzate per attività illecite. Sono state poi sequestrate oltre 8 tonnellate di cavi di rame e 800 tonnellate di granulato di cavi metallici e gomma provenienti dalla macinazione di cavi di rame di illecita provenienza.
Tra le più recenti operazioni di maggior rilievo, si rammentano: la denuncia di quattro writers italiani di cui due minori per danneggiamento di vetture ferroviarie garate in uno scalo di servizio di Torino Porta Nuova; l’ arresto di un cittadino algerino autore di tre furti a bordo di treni Freccia Rossa, nelle fasi di imbarco nella stazione di Torino Porta Nuova, perpetrati approfittando della distrazione dei passeggeri. Nell’ultimo episodio,
avvenuto il 10 novembre, gli Agenti della Polfer in borghese hanno restituito la refurtiva alla vittima in pochi minuti, prima ancora che la vittima si potesse rendere conto del furto.
L’intervento che più dà la misura dell’utilità e dell’efficacia dei servizi di vigilanza in ambito ferroviario, resta quello del pomeriggio del primo ottobre, quando gli operatori Polfer hanno messo in salvo quattro ragazzini italiani tredicenni che, dopo aver lanciato sassi contro quattro treni nella tratta Torino Stura Torino Porta Susa, danneggiandone i finestrini, hanno pensato bene di attraversare incautamente i binari lungo la tratta di servizio in cui i treni ad una velocità che va fino a 160 km/h, con tempi di arresto che variano dai 600 ai 4400 metri, in funzione della velocità e della massa viaggiante.