10 Febbraio 2016
23:00
Polizia Postale: oltre 1200 siti monitorati per tutelare i giovani internauti
PIEMONTE – Anche la Polizia Postale di Alessandria è impegnata a sensibilizzare i ragazzi sui rischi della rete. Nei giorni scorsi gli agenti sono stati alla scuola media Cavour e nelle prossime settimane terranno almeno altri due incontri con gli studenti delle medie e superiori nell’ambito del progetto “Una vita da social” che ha l’obiettivo di aiutare gli utenti della rete a navigare in piena sicurezza. L’iniziativa della Polizia Postale in collaborazione con il Miur e cofinanziata dalla Commissione Europea, vuole insegnare ai ragazzi a sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community online, senza correre i rischi connessi al cyberbullismo, alla violazione della privacy altrui e propria, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all’adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per sé e per gli altri.
“Nel 2015, nel territorio di competenza, sono state ricevute 2 denunce per pedofilia on-line, 1233 siti monitorati, 5 perquisizioni effettuate” – ha dichiarato la Dr.ssa Paola Capozzi, Dirigente del Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni per il Piemonte e la Valle d’Aosta “Prevenzione e formazione sono gli strumenti più efficaci per far sì che i giovani imparino a navigare con prudenza in internet e per aiutare, allo stesso tempo, i genitori a conoscere i mezzi a loro disposizione per proteggere i figli dai pericoli del web”. Importante è stata anche l’attività per contrastare il fenomeno del cyberbullismo:
“Preme ricordare che la Specialità è presente anche sulla Rete, continua la Dr.ssa Capozzi, con consigli utili che possono essere reperiti sul sito poliziadistato.it e su quello del commissariatodips.it, oggi anche attraverso l’App scaricabile gratuitamente sul proprio smartphone o su tablet, sia per il mondo Apple che Android”.
La formazione sui temi della sicurezza e dell’uso responsabile della rete è del resto un impegno quotidiano della Polizia di Stato e la collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca è assolutamente determinante. Un impegno avvalorato anche dai recenti dati pubblicati da Norton Cyber Security Insight Report, sul rapporto tra giovanissimi e sicurezza online.
Dal report emerge che il 92% dei genitori italiani si è detto preoccupato della sicurezza online dei propri figli e tre su quattro hanno dichiarato di aver preso precauzioni per proteggerli.
Le misure più utilizzate dai genitori sono state le limitazioni all’accesso ad alcuni siti web (53%) e alle informazioni che i figli postano su di loro sui social network (51%), insieme a quelle che possono condividere con le loro cerchie di amici online (47%).
Inoltre, il 42% dei genitori italiani ha dichiarato episodi di cybercrime subìti dai figli, i più frequenti dei quali sono stati il download di un virus sul loro PC o su quello della famiglia (20%), risposte a email di phishing (9%), episodi di smishing (la variante SMS del phishing) e violazioni dei profili social (entrambe al terzo posto in classifica, con l’8% delle risposte).
In questo contesto, le maggiori preoccupazioni dei genitori riguardano, per il 61% il timore che i propri figli possano dare troppe informazioni a sconosciuti, per il 59% la paura che possano essere convinti con l’inganno a incontrare malintenzionati e il 53% che potrebbero subire atti di bullismo oppure molestie.
Iniziative come la giornata mondiale dedicata alla sicurezza in Internet – ormai celebrata in oltre 100 paesi – sono di grande importanza perché aiutano a portare la sicurezza della rete all’attenzione di un grande numero di utenti, soprattutto adulti, che sono oggi nel nostro Paese quelli meno consapevoli dell’importanza di educare i minori ad un uso sicuro, consapevole e responsabile del web.