Autore Redazione
martedì
4 Febbraio 2025
05:28
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Cronaca - Alessandria

Cia Alessandria-Asti, ufficiale la fusione: “Già al lavoro per il turismo verde: mapperemo i nostri agriturismi”

Cia Alessandria-Asti, ufficiale la fusione: “Già al lavoro per il turismo verde: mapperemo i nostri agriturismi”

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Uno dei primi progetti comuni sarà il “turismo verde”, la valorizzazione degli agriturismi di entrambi i territori attraverso una vera e propria mappatura. Da questo lunedì la fusione tra la Confederazione Italiana Agricoltori di Alessandria e quella di Asti è diventata ufficiale. Durante l’Assemblea costitutiva oltre ai soci e ai dirigenti Cia nazionale è stato eletto il nuovo assetto dirigenziale di rappresentanza. La presidente è Daniela Ferrando (corilicoltrice, apicoltrice e imprenditrice viticola a Trisobbio), già presidente di Cia Alessandria. I suoi vice sono Amedeo Cerutti (vicepresidente vicario – allevatore di Razza Piemontese a Moransengo) e Piero Trinchero (produttore vitivinicolo e corilicolo a Bistagno), mentre il comitato esecutivo è composto da Massimo Ponta, Gabriele Gaggino, Marco Deambrogio, Domenico Biglieri, Matteo Massa, Davide Sartirana, Enzo Crucco, Ivano Andreos, Franca Dino, Marco Capra. Il direttore nominato è Paolo Viarenghi, con i due vice Cinzia Cottali (vicario) e Franco Piana.

Cia Alessandria-Asti è già presente sulle due province attraverso 108 dipendenti distribuiti su 9 uffici (Alessandria – sede interprovinciale, Asti, Castelnuovo Calcea, Montiglio, Casale Monferrato, Novi Ligure, Tortona, Ovada, Acqui Terme) e numerose permanenze sul territorio. 3 mila le aziende agricole associate. Le società di servizi sono CAA AS srl (servizi tecnici di Impresa) e Asso Agricoltura e Servizi srl (servizi alle Persone, Fiscale e Impresa). Si rafforzano nella riorganizzazione interna anche il Caf Cia e il Patronato Inac.

La fusione, che prende vita in un contesto economico e sociale in evoluzione e deliberata da precedenti Assemblee dei soci delle due province, si propone di ottimizzare l’operatività e i servizi offerti agli associati, puntando a una gestione più efficiente delle risorse e all’ampliamento delle opportunità per le imprese agricole con diverse professionalità in organico. Tra le principali aree di intervento ci saranno il potenziamento dei servizi di consulenza e la gestione comune di progetti di sviluppo rurale e innovazione.

“L’accorpamento è una strada che anche altre Cia hanno percorso, in Italia. I risultati dicono che si tratta di una strategia di successo. La forza di rappresentanza sindacale cresce unendo le forze, e i servizi alle Imprese possono essere più performanti a vantaggio dei soci. Alessandria e Asti acquistano insieme particolare importanza sul panorama nazionale, la loro complementarità e similitudine facilita il futuro” ha sottolineato il presidente nazionale Cia Cristiano Fini. 

“Unendo le nostre forze, possiamo mettere a disposizione dei nostri associati risorse ancora più ampie, servizi potenziati e una maggiore capacità di rappresentanza a livello istituzionale” ha detto la presidente Daniela Ferrandocon ‘Cia Alessandria-Asti’ abbiamo l’opportunità di costruire una struttura ancora più solida, per essere punto di riferimento per gli agricoltori, ma anche per le istituzioni e per il pubblico. Tra le emergenze da affrontare c’è il tema della fauna selvatica, per troppo tempo fuori controllo. Vanno attenzionati caprioli, cinghiali e lupi. Ci vogliono azioni incisive senza timore di offendere sensibilità, serve definire le priorità: la fauna selvatica non va sterminata ma gestita in modo che si possa convivere. Poi c’è la distribuzione del valore della filiera: chi produce è fortemente penalizzato. Infine il cambiamento climatico: si faccia qualcosa per mitigare e ristorare il nostro lavoro, con maggior attenzione ai fondi destinati alla gestione del rischio”.

“Credo fortemente nel progetto di fusione che darà a questa nuova area Cia un valore aggiunto, anche per nuove opportunità di collaborazione tra imprese agricole e di altri settori, per accrescere l’interesse economico di tutto questo ampio territorio. Il 2025 sarà un anno di duro lavoro per realizzare il nostro obiettivo, condivisibile: ricollocare l’agricoltura al suo giusto posto, tra i più importanti in Italia” ha detto il vicepresidente vicario Amedeo Cerutti. 

“Sono molto soddisfatto di questo accorpamento perché porterà servizi migliori alle aziende associate, aspetto che è sempre stato la mia priorità sin dall’inizio del mio mandato: rafforziamo quindi la presenza su un vasto territorio, incrementiamo la base associata, aumentiamo l’efficienza operativa e confermiamo la solidità patrimoniale” le parole del presidente provinciale uscente Cia Asti Marco Capra.

“Siamo fieri del lavoro svolto da tutti per arrivare a questo nuovo traguardo. Ringrazio ciascun collaboratore e ora, a conclusione di questa fase, continuiamo il lavoro facendo il nostro meglio, per sviluppare tutte le potenzialità che questo accorpamento porta con sé” ha detto il direttore Paolo Viarenghi.

“Questo progetto è migliorativo e vantaggioso per i soci e la struttura, i servizi offerti saranno più articolati e completi, con la consulenza di molte professionalità interne a Cia per un ventaglio molto ampio di servizi. L’Organizzazione cresce con il contributo di tutti” ha detto il direttore uscente Cia Asti Marco Pippione.

Il nuovo sito web è www.ciaal-at.it. I social network sono Facebook, Instagram, YouTube, Telegram, LinkedIn sotto il nickname Cia Alessandria-Asti, più il servizio di messaggistica broadcast whatsapp Cia Informa (342 7526550) e il mensile Nuova Agricoltura (in distribuzione cartacea in tutto il Piemonte e versione digitale online).

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