Autore Redazione
martedì
5 Aprile 2016
13:45
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Cronaca - Alessandria

Detenuto tenta di strangolare un poliziotto al carcere Cantiello e Gaeta

Detenuto tenta di strangolare un poliziotto al carcere Cantiello e Gaeta

ALESSANDRIA – Un’altra aggressione al carcere Cantiello e Gaeta di Alessandria. Come ha riferito il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, lunedì un detenuto si è scagliato per futili motivi contro un agente di Polizia Penitenziaria. L’aggressore, di nazionalità marocchina era appena rientrato dalla seduta di dialisi all’Ospedale Civile e, secondo la ricostruzione del Sappe, ha cercato di strangolare il poliziotto facendolo cadere. L’immediato intervento dei colleghi ha evitato il peggio: l’agente ha riportato qualche contusione, guaribile in tre giorni. Solo lo scorso martedì nella stessa struttura era avvenuto un episodio simile, con un poliziotto preso a calci e pugni.  

Il segretario locale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, Giuseppe Izzo, ha sottolineato i disagi che oggi caratterizzano l’istituto di pena alessandrino, “senza un funzionario comandante del Reparto di Polizia Penitenziaria e con una direzione assente”. 

l Segretario Regionale Sappe del Piemonte, Vicente Santilli, domanda ai vertici regionali dell’Amministrazione Penitenziaria “quali provvedimenti sono stati adottati nei confronti dell’aggressione della settimana scorsa; quali provvedimenti verranno presi ora a fronte di questo nuovo episodio. Tutto il personale del Corpo di Polizia Penitenziaria in servizio in Piemonte chiede maggiori tutele” mentre Donato Capece, segretario generale SAPPE, giudica la condotta del detenuto straniero di Alessandria “un evento irresponsabile e gravissimo. Nel 2015 abbiamo contato nelle carceri italiane 7.029 atti di autolesionismo, 956 tentati suicidi sventati in tempo dalla Polizia Penitenziaria, 4.688 colluttazioni, 921 ferimenti. 7 sono stati le evasioni da Istituti penitenziari. Le carceri dunque sono ad alta tensione e scoppiano: ma per gli Agenti di Polizia Penitenziaria, sempre più al centro di violenze assurde e ingiustificate. Alla teoria di chi parla di carceri conoscendoli poco, ossia dalla parte della Polizia Penitenziaria, vogliamo rispondere con la concretezza dei fatti. Che parte da un dato incontrovertibile: la Polizia Penitenziaria continua a ‘tenere botta’, nonostante le quotidiane aggressioni. I problemi del carcere sono reali, come reale è il dato che gli eventi critici nei penitenziari sono in aumento da quando vi sono vigilanza dinamica e regime aperto per i detenuti. E nonostante la Polizia Penitenziaria sia carente di 8mila Agenti in organico la Legge di stabilità ha bocciato un emendamento che avrebbe permesso l’assunzione di almeno 800 nuovi Agenti, a partire dall’assunzione degli idonei non vincitori dei precedenti concorsi, già pronti a frequentare i corsi di formazione. E’ sotto gli occhi di tutti che servono urgenti provvedimenti per frenare la spirale di tensione e violenza che ogni giorno coinvolge, loro malgrado, appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria nelle carceri italiane, per adulti e minori. Come dimostra quel che è in una sola settimana nella Casa Circondariale “Cantiello-Gaeta” di Alessandria”.

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