Autore Redazione
giovedì
30 Giugno 2016
22:00
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Cronaca - Casale Monferrato

Con “la Veloce cura volante” di uno studente del Sobrero i medicinali arrivano dal cielo

Con “la Veloce cura volante” di uno studente del Sobrero i medicinali arrivano dal cielo

CASALE – Alessandro Cerato, studente 19enne della 5BM dell’Istituto Sobrero di Casale di certo non si lascia abbattere dalle difficoltà. Proprio da un momento complicato della sua vita è nata infatti l’idea di un drone in grado di trasportare rapidamente medicinali. Un “quadricottero” che Alessandro giovedì ha fatto alzare in volo dal cortile della scuola casalese, davanti agli occhi dei membri della Commissione dell’esame di maturità. Il suo “FastCareFlight”,  letteralmente la “Veloce Cura Volante” è però molto di  più della carta vincente per raggiungere l’ambito traguardo del “100”. Il drone è innanzitutto un progetto “originale in ogni sua componente” che Alessandro ha ideato e assemblato in un anno di duro lavoro per aiutare chi, come capitato a lui, ha rapidamente bisogno di un farmaco. Coinvolto quattro anni fa  in un grave incidente in moto, il giovane studente aveva bisogno di uno specifico antidolorifico, disponibile solo in un vicino ospedale. In preda a “fortissimi dolori” ha raccontato, quel giorno i  30 minuti di attesa si erano trasformati “in un’eternità”. 

Determinato a trovare una soluzione per accorciare i tempi per il trasporto, all’inizio non aveva ancora chiaro “come fare”. Poi, un anno e mezzo fa, il maturando del Sobrero ha scoperto l’affascinante mondo dei droni. Sia chiaro, però, la “Veloce Cura Volante” non ha simili. Lo studente ha infatti personalmente scelto tutti i componenti, creato i supporti e tarato il drone. “Ovviamente ho fatto riferimento ad altri progetti, ma il FastCareFlight  è unico”. Fondamentali per realizzare il suo progetto, ha sottolineato, sono state anche le nozioni imparate sui banchi di scuola e il sostegno avuto da tutti i docenti del Sobrero. Una scuola che gli ha insegnato molto e che non era stata neppure ‘la prima scelta’ di Alessandro. Di Valenza, l’oggi maturando aveva inizialmente preferito la “comodità” del più vicino Liceo Scientifico della città dell’oro. “Dopo l’incidente, però, ho capito che quella non era la mia strada”. E siccome le sfide non sembrano spaventarlo, Alessandro ha scelto di perdere un anno e ricominciare da capo i suoi studi per diplomarsi come perito meccanico al Sobrero. “Tutti all’epoca mi avevano preso per matto. Oggi ho dimostrato che quella era la decisione giusta, anzi, non giusta..di più”.

Davanti a un problema per Alessandro la strada del resto è una sola: scomporre il grande ostacolo in  parti più piccole, studiare, applicarsi e poi affrontarle una alla volta per arrivare a una soluzione. Seguendo questo preciso schema il valenzano ha superato anche le fasi più complicate della realizzazione del drone. “Regolare la reazione e gli spostamenti rispetto al vento ha richiesto tempo. Io, però, non mollo”. E cosi, test dopo test, Alessandro Cerato ha creato “FastCareFlight”. “In base a calcoli  potrebbe percorrere alla velocità di 150 Km/h una distanza di 75. Siccome la teoria non è mai uguale alla pratica, perchè durante un volo ci sono mille variabili, è plausibile pensare a circa 50 Km di volo su una velocità di 130 Km/h. Quindi ha un raggio d’azione totale, da punto a punto, di 100 Km”.

Finito l’impegno con la maturità, in attesa di scoprire il voto finale, Alessandro ora brevetterà il “FastCareFlight”e poi si metterà subito al lavoro per cercare possibili finanziatori per svilupparlo. “Per il beta test vorrei realizzare 50 droni così da coprire un’area più vasta e, a quel punto, provare a estendere questo progetto a livello nazionale“. 

Tatiana Gagliano

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