Autore Redazione
mercoledì
6 Luglio 2016
03:04
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Cronaca - Novi Ligure

Al San Giacomo di Novi Ligure biopsie alla prostata meno invasive grazie a una nuova tecnologia

Al San Giacomo di Novi Ligure biopsie alla prostata meno invasive grazie a una nuova tecnologia

NOVI LIGURE – All’ospedale San Giacomo di Novi Ligure è stato utilizzato un sistema robotizzato in grado di migliorare la resa delle biopsie prostatiche. Si chiama Biobot e permette ai medici di effettuare in tre dimensioni il prelievo di campioni di tessuto, grazie alla fusione di immagini con la risonanza magnetica. Il 29 e 30 giugno sono stati effettuati le prime sette biopsie “Fusion”, tutte concluse con successo e i pazienti dimessi dopo poche ore.

Mentre con i tradizionali sistemi in due dimensioni, anche aumentando il numero di prelievi, la percentuale di biopsie positive non ha mai superato il 30-35%, con l’introduzione delle tecniche di ecografia in 3D si è riusciti ad avere più dati positivi e meno biopsie inutili.
A supportare l’equipe medica e il personale infermieristico della struttura novese sono arrivati da Singapore anche degli ingegneri responsabili del sistema robotizzato, arrivati per fornire l’assistenza tecnica vista la complessità della strumentazione in uso.
A questo proposito lo scorso maggio i dottori Paolo Mondino, Walter Fusco, del reparto Urologia di Novi Ligure diretta da Franco Montefiore e Roberto Pastorino, del reparto Radiologia Novi Ligure hanno seguito un corso di formazione alla Clinica Universitaria Urologica di Tuebingen in Germania nel mese di maggio 2016.

Questo progetto rivolto alla diagnosi precoce del carcinoma prostatico rientra a tutti gli effetti nell’ambito del Gruppo Interdisciplinare di Cure – GIC – della Rete Oncologica, che è costituito da un’equipe medica composta da professionisti di diverse specializzazioni (nel caso specifico Urologia, Radiologia e Anatomia Patologica) e che stabilisce percorsi di cura più appropriati attraverso una visione complessiva della persona malata.

Alla luce dei brillanti risultati offerti dalla metodica e considerata la costante volontà di perseguire la ricerca di tecniche diagnostiche e terapeutiche mini invasive e sempre più accurate per il paziente, sono già state programmate altre sedute operatorie di biopsia prostatica fusion robotizzata per i mesi di agosto e settembre.

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